Compie 45 anni il capolavoro cinematografico di Stanley Kubrik, tratto dal leggendario romanzo di Stephen King

Nell’Overlook le due nature ad un certo punto convivono insieme, rendendo più sottile in confine. Jack in un certo senso, diventa malvagio, trascinato da queste forze e si fonde con esse. Wendy e Danny ne sono vittime, ma le loro anime sono davvero estranee all’hotel? Forse non del tutto.

Indimenticabile in quest’ottica, la prova attoriale di Jack Nicholson che ci regala uno dei folli più “amati” dell’horror. Il Jack Torrance di Kubrick è uno psicopatico che ci fa paura per l’imprevedibilità e allo stesso ci affascina, grazie ai suoi monologhi intensi. Ci siamo avvicinati a Jack così come abbiamo imparato ad apprezzare anche Norman Bates, che tanto ha di diverso da Jack, ma, allo stesso, possiede sfumature comuni, entrambi in perenne lotta tra ciò che è bene e ciò che è male. Jack non è solo vittima delle azioni dei fantasmi, ma è egli stesso una sorta di fantasma.

Lo è talmente tanto da farsi assorbire da uno di loro, riducendo all’inesistenza tutto ciò che di buono poteva avere e coltivando solo il maligno che già si celava nel suo animo. Più il guardiano entra a contatto con i suoi incubi, più si plasma a loro immagine. Questo forse è uno dei motivi che ha reso così amato e ancora attuale Shining, perché tutti in un modo o nell’altro temiamo il contatto con i nostri propri fantasmi e incubi.

Vedere qualcuno che li incontra scontrandosi con essi, diventa per noi temibile, ma, allo stesso tempo, affascinante e motivo di curiosità e questo è inoltre, anche il principio fondante per il funzionamento di ogni horror che si rispetti: l’attrazione per ciò che è proibito e pericoloso. In questo Kubrick riesce a pieni voti.

Ognuno dei protagonisti si interfaccia con i fantasmi in modo diverso. Con Jack ci immergiamo sempre più nella forza attrattiva del male. Con Wandy sentiamo tutta la disperazione e l’angoscia. La donna è succube dei fantasmi e ciò le crea una paura che esplode alla fine. Mentre con Danny percepiamo la paura infantile. Nella celebre scena del triciclo, il bambino ha un contatto diretto con i fantasmi delle due inquietanti gemelle.

Il ruolo in Shining consacrò la carriera di Nicholson, già fortemente nota, aprendolo verso ruoli sempre più complessi come il clown psicopatico del Batman di Tim Barton del 1989. Sul set Nicholson dimostrò di essere anche un abilissimo improvvisatore. La sequenza in cui Jack rimprovera Wendy per averlo interrotto mentre scrive, fu interamente inventata dall’attore. Così come la famosa battuta “Heeere’s Johnny!”, in riferimento agli slogan dei Late Show. Così come per Nicholson, è importante sottolineare come anche la prova di doppiaggio di Giancarlo Giannini continui a essere, ancora oggi, molto forte e d’impatto. esaltando ulteriormente le doti di Nicholson e i suoi monologhi, corredandoli da una voce profonda e inquietante.

Pesante invece, la storia di Shelley Duvall per la quale l’esperienza sul set di Shining fu sgradevole, avendo sofferto di una forma di esaurimento nervoso durante e dopo la produzione del film. L’attrice ha raccontato diverse volte, di aver ricevuto offese da Kubrick e di essere stata costretta a ripetere più volte vari ciak, prolungando lo stato d’animo disperato del suo personaggio, che si estendeva anche sulla persona, già purtroppo molto fraglie e sofferente. Un’esperienza “quasi insostenibile”.

A dimostrazione di quanto Shining sia ancora una pellicola con forte impatto sociale, il 7 e 8 ottobre 2024 la pellicola in versione restaurata è stata proiettata in diversi cinema in versione 4k, grazie alla distribuzione di Lucky Red. L’evento è stato apprezzato da chi voleva rivedere il film in sala e, soprattutto, da chi ha avuto finalmente l’occasione di vedere per la prima volta le scene più iconiche del film sul grande schermo.

Si potrebbe scrivere un libro intero sullo Shining di Kubrick e ancora non basterebbe. Il suo studio attento delle inquadrature e la filosofia dei temi, la grande interpretazione di Nicholson, sono solo alcuni degli elementi che contribuiscono a renderlo ancora uno degli horror più amati nella storia del cinema. Ogni cinefilo e amante del genere lo ha visto e assaporato in ogni dettaglio. Il modo migliore per celebrare questa grande opera (grande nel bene e nel male e nel rispetto anche del capolavoro di King)è mettersi comodi e riguardare Shining il 23 maggio, per il momento presente sulla piattaforma di Now TV.

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