Il cult movie con ‘La Quercia Austriaca’ uscì sul grande schermo il 4 ottobre del 1985

E siamo giunti all’ultima parte di questo reportage interamente dedicato alla celebrazione dei quaranta anni esatti dell’uscita al cinema, avvenuta il 4 ottobre del 1985, dell’action movie, diventato ormai un cult, con Arnold Schwarzenegger dal titolo molto semplice e diretto: ‘Commando’. Un film che permise lo stesso attore consacrato dal ruolo di Terminator, l’anno prima, di gareggiare alla pari con il suo diretto rivale, oggi amico, Sylvester Stallone.

Il film di Mark Lester, realizzato con un budget che oscillava, come ricordato ieri, tra i 9 e i 12 milioni di dollari incassò oltre sei volte tanto: ovvero intorno ai 60 milioni di dollari. Un film d’azione ebbe soprattutto il merito di riuscire a conquistare il pubblico di tutto il mondo, senza però superare i primi due capitoli della saga del reduce del Vietnam, semmai, però, ad essere quasi alla pari.

Anche se questo discorso è più complesso di quello che si possa pensare. Nel senso è bene effettuare una mera comparazione tra i due personaggi. Incominciando da un dettaglio quasi insignificante ma allo stesso tempo di notevole importanza, ovvero dai nomi. Anzi, per essere ancor più precisi dal nome di battesimo.

Infatti, entrambi si chiamano John, Rambo il primo e Matrix il secondo; pleonastico sottolineare chi sia il più iconico dei due. Entrambi sono militari, entrambi sono due perfette macchine da guerra e invincibili. Con quest’ultima parola, però, si vuol sottolineare la capacità dei due militari a non soccombere di fronte ad un intero esercito; semmai è il contrario.

Quindi, cosa significa questa precisazione? Semplice: che Rambo rappresenta la sconfitta degli Stati Uniti d’America nella guerra del Viet-Nam; John Matrix, invece, rappresentava la nuova arma contro i nemici della democrazia americana e della libertà nel mondo. Ciò vale anche per lo stesso Rambo, ma con un’evidente differenza: quella rappresentata dalla sofferenza.

Una sofferenza rappresentata dall’onta di una sconfitta di una guerra mai voluta fino in fondo e che, ad un certo punto in patria, hanno iniziato a crederci sempre di meno. Una comparazione che tende non tanto a decidere quale personaggio sia migliore rispetto all’altro, semmai a tracciare una linea di confine fra i due che, quasi sicuramente, nessuno è mai riuscito a determinare.

Ciò nonostante, sia John Rambo che John Matrix, al loro passaggio al botteghino, hanno compiuto la missione di conquistare il pubblico, tralasciando per il momento la critica. Di certo, John Rambo ha dalla sua più episodi, cinque, rispetto a quello che fu di fatto l’unico capitolo di Commando per quanto riguarda John Matrix.

Fu un peccato non tentare di bissare, comunque, il successo di questo piccolo film con un sequel. La verità, però, che a non volerne più sapere non furono gli stessi produttori ma, stranamente, lo stesso ‘Schwarzy’, il quale l’anno più tardi, comunque, si ripresentò al pubblico con un poliziesco molto condito d’azione conosciuto con il titolo di ‘Codice: Magnum’. A distanza di quaranta lunghi anni non sappiamo perché la quercia austriaca volle evitare un sequel che era alla portata di mano.

Forse un motivo lo abbiamo e ci teniamo a precisare che è solo una nostra ipotesi: molto probabilmente lo stesso Arnold Schwarzenegger non volle prendere parte a ‘Commando 2’ per non essere una copia di Stallone, con il reduce del Viet-Nam. In effetti, i due attori più iconici del genere action si sono sempre contraddistinti per aver interpretato personaggi sempre differenti l’uno dall’altro e proseguire, per la quercia austriaca, su quella falsa riga voleva dire non più gareggiare contro Stallone, per una sana sfida cinematografica, ma seguire la scia e non aver una propria identità come attore nei confronti del pubblico.

Una scelta giusta, una scelta sacrosanta, una scelta anche ben ponderata che da un lato gli permise di essere sempre sé stesso, dall’altro comunque perse, forse, un’occasione con un personaggio che poteva il suo secondo cavallo di battaglia sul grande schermo e che così non fu. Un’occasione che poteva garantirgli, forse, una seconda saga dopo quella di Terminator, invece optò per un’altra strada che gli garantì, ugualmente, un invidiabile successo.

Eppure, l’amarezza di non aver mai visto un sequel, anche se forse lo avremmo persino criticato se la trama o la storia non fosse stata all’altezza del precedente, è ancora grande. di certo da diversi anni si parla addirittura di un remake e, molto probabilmente, l’unico capace di ricoprire quello stesso ruolo, attualmente, sarebbero due: Dwayne Johnson e Alan Ritchson.

Le nostre, ovviamente, sono solamente ipotesi con la consapevolezza che nemmeno ciò ci soddisferebbe, visto che vorremmo sempre vedere l’attore originale; ma per motivi anagrafici, ormai, non è più possibile.

Dicevamo del budget. In più di un’occasione abbiamo ricordato che oscillò tra i 9 ed i 12 milioni. Cifra irrisoria, se così si potrebbe dire, per un action movie. Non crediamo che non si aspettassero il successo clamoroso ma neanche il possibile fallimento. Fatto sta che il botteghino, Commando, incassa oltre 60 milioni di dollari, diventando uno dei tanti film icona di quel decennio.

Il motivo di quel piccolo sforamento nella cifra già stabilita dalla produzione nonostante non è mai stato confermato questo dettaglio, molto probabilmente, risalirebbe alla realizzazione del mega conflitto a fuoco in cui, John Matrix, riuscito a raggiungere il luogo dove tengono nascosta sua figlia, fa una vera e propria carneficina. Quella sequenza finale fu proprio voluta da mettere a confronto il personaggio di Arnold con quello di Stallone evitando però un altro momento della parte finale.

Inizialmente si pensò di far duellare Matrix e Bennet dopo uno spettacolare inseguimento in barca, accompagnato da tante esplosioni; ma dopo aver distrutto, come potrete vedere dalla scena finale, tutto il set per la parte conclusiva, era chiaro che si dovette ovviare in un altro modo e anche in quell’occasione non mancò la battuta ironica rimasta nella memoria di tutto coloro che hanno visto e rivisto il film in tutti questi lunghi quaranta anni.

Di certo, dopo ‘Commando’ Arnold Schwarzenegger riuscì nella doppia missione: di agguantare Stallone come attore iconico dei film d’azione e riuscendo anche ad andare oltre all’immagine del cyborg ricoperta un anno prima nel 1984.

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