Gli attori non riescono ad evitare un clamoroso fiasco per un progetto cinematografico molto ambizioso

Un cast stellare di attori può salvare un film che presenta una debole sceneggiatura? Certo che no. Purtroppo, è questa l’impressione suscitata dopo la visione del super attesissimo ‘Amsterdam’, con la presenza di interpreti veramente magistrali. Il problema non è nominarli ad uno ad uno, semmai da chi bisogna partire per inaugurare questo elenco quasi irripetibile.

Sarebbe giusto iniziare con la storia del cinema degli ultimi quarantacinque anni, quasi, ovvero Robert De Niro; a seguire Micheal Shannon, Margot Robbie, Ana Taylor-Joy, John David Washington e Christian Bale. Il film è stato scritto dallo stesso regista, David O. Russell, il quale ci riporta indietro nel tempo di quasi cento anni; esattamente durante la Grande Depressione negli Stati Uniti d’America. Il film è già uscito nelle sale americane lo scorso 7 ottobre, da noi invece potrà essere visto dalla settimana prossima; esattamente dal 27 ottobre.

In quest’opera cinematografica, ispirata in parte da un fatto realmente accaduto, si segue la storia di tre amici, due uomini ed una donna, uniti da un patto che stipularono moralmente nella città olandese, che faranno di tutto per evitare una dittatura di stampo fascista negli Usa. Anche se tutto parte da un misterioso duplice omicidio, le cui vittime sono un padre e sua figlia.

La sceneggiatura è tutta improntata sui dialoghi abbastanza veloci, quasi a voler ripercorrere lo stile di Quentin Tarantino, con tanto di voce fuori campo in alcuni momenti per cercare di rendere la storia ancor più interessante e, più per questo motivo, mostrando una struttura narrativa non più uso da diverso tempo. Una storia sviluppata anche con una notevole dose di spensieratezza ed ironia ma che non riesce a decollare, alimentando anche un quesito abbastanza logico.

Non solo quello con il quale abbiamo aperto questo articolo, ma addirittura un’ulteriore domanda: era veramente necessario fare ricorso a tutti questi attori, di notevole spessore, per un progetto cinematografico che non ha, in alcun modo, colpito nel segno? Una domanda cattiva, lo sappiamo, ma pur sempre doverosa. Che la storia del cinema è piena di film la cui presenza di attori straordinari non li ha salvati da un fiasco inevitabile è ormai risaputo.

In questo caso, però, si rischia addirittura il ridicolo: tutte le varie anteprime mondiali sono state cancellate proprio a causa delle continue recensioni negative che si stanno susseguendo in queste settimane. Ciò vuol dire che nessuno del cast si è presentato per partecipare alla visione del film con il pubblico. Anche ‘Amsterdam’, come per quanto riguarda ‘The Menù’, tradisce le attese e lo fa nel peggiore dei modi.

Un film, per quanto ambiziosa sia l’idea di fondo, non può essere esclusivamente improntato in alcun modo solo ed essenzialmente sulla capacità attoriale degli interpreti scelti. Alle volte urgono anche delle svolte all’interno del copione, sia positive che negative, per dare smalto alla storia e per evitare, in tutti i modi possibili, di provocare il fastidioso tedio durante la visione.

Molto probabilmente, oltre allo stile Tarantino, David O. Russell anche se non si sa quanto, abbia voluto anche immettere nella sua idea un po’ di quello stile particolare tipico dei fratelli Coen? Forse sì o forse no.

In ultima analisi, un altro elemento che non ha giovato all’economia del film è la durata. Cento trentaquattro minuti, molto probabilmente, sono da considerare un po’ eccessivi, soprattutto per come la storia è stata sviluppata.

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