Un sequel arrivato quasi trenta anni dopo al primo capitolo diventato nel frattempo un cult

Dopo un’attesa lunga 29 anni, tornano su Disney + le tre sorelle Sanderson, cavalcando il successo del primo film diventato un cult amato. I più nostalgici aspettavano da tempo l’uscita del film, ansiosi di scoprire quale sarebbe stata la nuova avventure delle tre streghe. Bette Midler, Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy tornano a vestire i panni di Winifred, Mary e Sarah, immutate nel tempo, regalandoci le stesse atmosfere spettrali e divertenti del primo film.

La pellicola si apre con un flashback incentrato sulle origini delle Sanderson. Nella Salem del 1600, le sorelle, ancora piccole e orfane, vengono osservate con circospezione dai compaesani. Winifred, dopo aver scatenato l’ira del villaggio e del reverendo a causa del rifiuto di un matrimonio combinato, fugge con Sarah e Mary nella foresta proibita. Qui, le tre entreranno in contatto con la magia e il libro degli incantesimi.

Lo spettatore viene poi catapultato nel 2022, 29 anni dopo gli eventi del primo film. Le protagoniste sono ora le tre amiche Becca, Izzy e Cassie. Entrate in possesso della candela dalla fiamma nera, Becca e Izzy risvegliano erroneamente le tre sorelle, le quali cercheranno vendetta, dovendo ora adattarsi alla modernità.

Anche in questo sequel, il focus centrale è posto sulle tre sorelle, tornate sullo schermo quasi totalmente uguali a come le avevamo viste nel 1993. Tutti noi amanti del primo Hocus Pocus, ci siamo posti in maniera molto timorosa davanti al suo seguito, consapevoli che produrre il sequel di un cult di successo sia molto rischioso.

Tuttavia, sono proprio le sorelle Anderson a convincere e invogliare lo spettatore. Di grande impatto sono gli sketch comici che vedono protagoniste proprio Winifred, Mary e Sarah nel loro incontro-scontro con la società moderna e la tecnologia. Le tre sorelle dovranno combattere con dei mezzi e degli oggetti a cui non sono abituate, a partire dal selfie, trovando delle ironiche soluzioni.

Se nel classic tutto ruotava intorno alla magia e ai suoi effetti, con novità e stupore, Hocus Pocus 2 decide di virare sullo sviluppo di tematiche moderne e attuali, quali l’amicizia, l’inclusività e la scoperta di sé. La scelta si rivela essere molto intelligente, in quanto, trattare nuovamente la tematica della sola magia sarebbe stato riduttivo e ripetitivo.

Molto apprezzato anche il ritorno dello zombie buono Billy Butcherson, la cui apparizione è importante, aggiungendo ulteriori linee narrative alla trama, in quanto permette l’approfondendo di alcuni aspetti accennati nel 1993. La nuova storyline è contornata da diversi flashback di scene relative al primo film, ulteriore scelta molto apprezzata, che connota la pellicola di un’aura ricca di nostalgia, elemento sul quale Hocus Pocus 2 gioca.

Lo scopo è stato chiaramente duplice: fare leva sul fattore nostalgia e, allo stesso tempo, catturare le nuove generazioni. Il risultato è un film che possiede una sua forza legandosi allo stesso tempo al suo predecessore, senza creare buchi di trama per chi non ha ancora visto il primo Hocus Pocus.

Il vecchio e il nuovo convivono perfettamente ed è questa la forza più grande del film. Rimane l’atmosfera magica del 1993, insieme alle riuscitissime prove attoriali delle sue protagoniste, affiancate dall’attualità, dando vita a una commedia semplice ed efficace che ci strappa delle lacrime nel suo finale.

Questa seconda pellicola forse non diventerà un cult come il primo, ma possiamo dire senza alcun dubbio, che funziona, inumidendo i nostri occhi di ricordi e nostalgia.

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