Napoli stratosferico, bene Inter e Juventus. Cade il Milan

La terza giornata di Champions sorride a quasi tutte le squadre italiane impegnate. Non si può non partire dalla straordinaria impresa del Napoli, che ormai incanta tutta l’Europa con il suo calcio totale, per passare poi al riscatto dell’Inter che, dopo troppi passi falsi, trova una vittoria importantissima. Bene la Juventus che sembra sulla strada della ripresa, mentre l’unica nota stonata è rappresentata dal Milan che cade a Londra sotto i colpi di un ottimo Chelsea. Detto questo, come di consueto, passiamo all’analisi dei singoli match.

 Martedì sera è toccato a Napoli e Inter scendere in campo. I partenopei sono senza dubbio una delle squadre più in forma del momento a livello europeo, gioca un calcio assolutamente spettacolare e veniva da una serie di vittorie consecutive tra campionato e Champions, ragion per cui, era naturale che nella trasferta di Amsterdam i pronostici fossero tendenzialmente a favore dei partenopei.

Nessuno però si sarebbe mai aspettato una vittoria di portata tennistica. Alla Johan Cruijff arena, il match tra Ajax e Napoli è cominciato sicuramente meglio per i padroni di casa che, grazie a un inizio tambureggiante, hanno trovato subito il vantaggio con Kudus dopo nove minuti.

Gli azzurri non si sono minimamente scomposti – anche perché quest’anno sembrano essere molto più freddi nella gestione delle partite – hanno quindi preso le misure agli avversari, hanno alzato il baricentro e preso il pallino del gioco, che non hanno più mollato fino al novantesimo.

A questo punto è iniziato lo show, con il pareggio di testa di Raspadori, il raddoppio di quello che sembra ormai essere un bionico Di Lorenzo, sempre di testa da calcio d’angolo e il 3 a 1 di Zielinski sul finire della frazione, servito dal solito, monumentale Anguissa. Nel secondo tempo la musica non è affatto cambiata e infatti dopo due minuti è arrivato il quarto gol, ancora di Raspadori, servito ancora da Anguissa.

A quel punto mancava soltanto un nome da aggiungere al tabellino, quello di Kvaratskhelia, che infatti ha timbrato pochi minuti dopo al termine di un’altra splendida azione. Infine, c’è stata gloria anche per il subentrato Simeone, che ha fissato il punteggio sul definitivo 1-6.

Con questo risultato il Napoli mette già un piede negli ottavi di finale, ma soprattutto si mostra come una delle squadre attualmente più forti in Europa, che può rappresentare, se continua su questa strada, la vera sorpresa di questa Champions.

 A San Siro l’Inter era chiamata a un pronto riscatto dopo gli ultimi pessimi risultati ottenuti in campionato, che stavano già pericolosamente minando la stabilità della panchina di Inzaghi. L’avversario non era sicuramente dei più facili, quel Barcellona di Xavi e Lewandowski che storicamente ha rappresentato sempre un ostacolo ostico da superare per i nerazzurri.

Stavolta però l’Inter ha risposto presente e ha tirato fuori una prestazione coriacea schiacciando gli avversari soprattutto nel primo tempo. Dopo il gol annullato a Correa per fuorigioco, gli uomini di Inzaghi trovano il vantaggio allo scadere del primo tempo, grazie a un bel destro dal limite di Calhanoglu che non lascia scampo a Ter Stegen.

Nella ripresa il Barcellona spinge, l’Inter soffre ma porta a casa il risultato con una grande prestazione difensiva. Dembelé, infatti, colpisce un palo e Pedri trova anche il pareggio, che però viene annullato per tocco di mano di Ansu FatiIl risultato non cambia e l’Inter porta a casa tre punti fondamentali per il prosieguo nella competizione e soprattutto ritrova morale dopo le ultime sconfitte subite in campionato.

Mercoledì è stato invece il turno di Milan e Juventus. In uno Stamford Bridge gremito come al solito, i rossoneri, complice anche l’assenza di uomini fondamentali come Maignan, Theo Hernandez e Calabria, subiscono costantemente la pressione del Chelsea, che dopo aver sprecato alcune occasioni grazie anche a un ottimo Tatarusanu, trovano il vantaggio alla metà del primo tempo con Fofana che la mette dentro al termine di una mischia in area di rigore.

Gli uomini di Pioli provano a reagire, ma sono sempre i blues a condurre il gioco anche nel secondo tempo, forse anche grazie a una migliore condizione fisica. Nell’arco di 5 minuti il Milan esce completamente dal match e gli inglesi trovano prima il raddoppio con Aubameyang e poi la chiudono col terzo gol di James. Un risultato che rilancia prepotentemente le ambizioni del Chelsea e complica il cammino del Milan, che ora in classica si trova a pari punti proprio con gli avversari di stasera e dietro il Salisburgo. Nulla comunque è ancora compromesso.

Allo Stadium la Juventus era attesa da quello che era probabilmente l’impegno sulla carta più facile, contro il Maccabi Haifa. Nonostante l’assenza di Milik, i segnali di ripresa visti contro il Bologna hanno avuto ulteriore conferma. Grazie anche a un ispiratissimo Di Maria, autore di due assist sontuosi in verticale, i bianconeri passano in vantaggio con Rabiot nel primo tempo, per poi trovare il raddoppio con Vlahovic – fino a quel momento colpevole di qualche errore di troppo – sempre su assist dell’argentino.

Sul 2 a 0, gli uomini di Allegri calano leggermente, gli ospiti guadagnano campo e trovano il gol al 75′ con David. Poco dopo però, la Juve ristabilisce le distanze con la doppietta di Rabiot, l’uomo che non ti aspetti, spesso giustamente criticato, che insacca di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Arriva quindi una vittoria che consente ai bianconeri di muovere finalmente la classifica, dopo due sconfitte, e di sperare ancora nel passaggio del turno.

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