Sulla nostra nazionale italiana di calcio cosa ci sarebbe da dire rispetto a quello che si è detto fino adesso? Forse aggiungere qualcosa in più sa tanto di retorica calcistica? Oppure rischia di alimentare troppo gli entusiasmi, visto che potrebbero risultare pericolosi se portati all’eccesso?

Da ieri sera circolano, si e no, un paio di espressioni: la legge del 3 o la legge dell’Olimpico. Si sa che il tre è il numero perfetto e non è un caso che gli azzurri di Mancini hanno vinto per due volte per 3 a 0, strapazzando, prima, la Turchia, e poi, la Svizzera. Conquistando, così, 6 punti nel girone e la momentanea prima posizione nello stesso raggruppamento.

Domenica prossima ce la dovremo vedere contro il Galles che, di fatto, ha eliminato i turchi dal torneo. Sono a 4 punti e hanno tutte le carte in regola per poter dire anche la loro. Ma non buttiamoci giù, perché non ne abbiamo il motivo. Come non abbiamo neanche il motivo di esultare troppo. Stiamo calmi e godiamoci questa squadra, la Nostra squadra, che sta facendo ritrovare entusiasmo a tutti gli italiani.

Dire chi sia stato il migliore in campo è difficile. Si rischierebbe di scontentare l’uno e l’altro. Certo ci sarebbero i soliti nomi da fare: Spinazzola, Berardi, Chiellini, Barella, Donnarumma, Di Lorenzo e Locatelli e via discorrendo. Ecco soffermandoci su Locatelli, si può dire che ieri è stato il vero trascinatore. Lo è stato sull’azione del vantaggio. Suo il lancio di prima, quasi alla Totti, verso Berardi. Non contento segue l’azione, entra in aria di rigore e sul crosso del numero 11 azzurro insacca l’1 a 0.

La seconda rete, invece, è un perfetto tiro raso terra all’angolino in cui il portiere non può fare nulla. Qualcuno ha paragonato quell’azione alla rete di Marco Tardelli nella finale del 1982 contro la Germania. Stiamo calmi. Siamo appena alla seconda partita del girone ed il percorso è ancora lungo.

La terza rete invece è opera di Ciro Immobile, il quale si è fatto perdonare per qualche errore di troppo sotto porta. In effetti ha sbagliato i gol più facili, realizzando quello più difficile. Ed è proprio su questo che Mister Mancini dovrà lavorare molto. Nel senso che in molte occasioni i Nostri ragazzi sbagliano l’ultimo passaggio vanificando, anche, l’ottima costruzione dell’azione. E non fa nulla se è la tanto odiata costruzione cosiddetta dal basso, l’importante è che sia piacevole da vedere e non sia confusionaria nello sviluppo del gioco.

Altra considerazione che non può essere per nessuna ragione dimenticata è anche l’attenzione che lo stesso Ct ha avuto per questo match. Non ripetendo, di fatto, l’errore che fece Arrigo Sacchi, ad Euro ’96, quando alla seconda partita cambiò totalmente formazione, perdendo contro la Repubblica Ceca venendo di fatto eliminati.

A questo punto Mancini, nella gara contro il Galles domenica prossima, farà riposare qualcuno dei titolari, con la certezza che in panchina non ci sono giocatori scarsi? Forse si e forse no. Sta di fatto che adesso rimaniamo calmi e godiamoci la Nostra Nazionale Italiana di calcio.

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