Il destino alle volte da e alle volte toglie. Nei mesi di giugno-luglio gli italiani hanno vissuto un sogno diventato realtà dopo 53 lunghi anni. Alzare la coppa dell’Europeo dopo l’onta della non qualificazione ai precedenti mondiali di Russia 2018 sembrava, in tutto e per tutto, impossibile. Quando venne chiamato Roberto Mancini, come Commissario Tecnico, tutti quanti siamo rimasti a guardare per comprendere cosa sarebbe successo.

Mai una sconfitta e un gioco che migliorava partita dopo partita; uomini scelti che miglioravano convocazione dopo convocazione e, consapevoli, di cancellare per sempre quella pagina oscura della nostra Nazionale con una grandissima prestazione agli scorsi Europei. Una grandissima prestazione che ha portato al trionfo più bello, perché è quello meno sperato di tutti; perché giunto dopo un bruttissimo periodo per il nostro paese e non solo.

Dopo Wembley pensavamo, tutti, che la qualificazione al prossimo mondiale, in Qatar, era ormai cosa fatta. Che sarebbe stato un gioco da ragazzi. Certo, avevamo perso il malo modo contro la Spagna in Nations League, ma in fondo non sempre si può vincere.

Eppure, alla ripresa della stagione la nostra Nazionale italiana di calcio è apparsa bloccata su sé stessa, quasi spenta. Si è detto che alla ripresa delle gare non era facile ritrovare, nell’immediato, la condizione dopo un periodo di relax. Giusto, logico. Ma molto probabilmente l’Italia in generale, forse, non si è più ripresa. Forse nel lungo tragitto che l’ha portata agli Europei e vincerli non ha mai trovato un periodo così.

Non ci dimentichiamo di cosa stesse accadendo contro l’Austria agli Ottavi di Finale e, fortunatamente, tutto si risolse. Ma adesso, con l’ennesimo pareggio di ieri, ci ritroviamo punto e a capo. Ci ritroviamo come il 2017, l’anno orribile del nostro calcio. Qualcuno sussurra che l’Italia degli Europei non esiste più, qualcun altro afferma che abbiamo vinto il torneo per puro caso e per pura fortuna. Sarà.

Ma nulla succede per caso. Si, proprio così. Nulla. Il destino, come detto all’inizio, ti dà e ti toglie. Ti regala dolci illusioni e paure e magari ti riporta allo stesso punto di partenza. Strano, vero?

Anche uno spareggio, ancora un play-off come quattro anni fa. L’avversario lo conosceremo nei prossimi giorni. Paradossalmente anche un’altra nazionale è finita in questo maledetto tritacarne: la Svezia. C’è ancora tempo per sapere l’esito del sorteggio, che si terrà il prossimo 26 novembre. Sarà proprio lei la nostra prossima avversaria per andare in Qatar? Chi lo sa.

Frattanto c’è chi adesso sta scendendo dal carro dei vincitori. La cosa più triste è che stanno scendendo dal carro della nazionale italiana di calcio e questo non è positivo. Sono, ovviamente, iniziati i processi su chi sia il colpevole: lo stesso Roberto Mancini o i giocatori. Sta di fatto che proprio in questo momento dovremmo rimanere tutti quanti sul ‘carro’ per sostenere la nostra Nazionale, qualsiasi cosa succederà. Forza Azzurri.

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