Solo la Lazio di Simone Inzaghi e Ciro Immobile sorride

A una settimana dall’esordio torna la Champions League con il secondo turno della fase a gironi. Il martedì delle italiane è stato a complete tinte nerazzurre, con Inter e Atalanta impegnate rispettivamente con Shakhtar Donetsk e Ajax.

Dopo il complicato pareggio ottenuto contro il Borussia Moenchengladbach, gli uomini di Conte erano impegnati nella difficile trasferta di Kiev; difficile sia per la caratura degli avversari che per il clima rigido. E difatti, la partita si è rivelata complicata come si prevedeva, con l’Inter che, nonostante il pressoché costante predominio del gioco, non è riuscita ad andare oltre lo 0-0. E dire che le occasioni non sono mancate, a partire dai due clamorosi legni colpiti da Barella e Lukaku fino ad arrivare all’incredibile errore di Lautaro Martinez praticamente a porta vuota. Certo, se l’argentino avesse fatto quello che sa fare meglio, cioè buttarla dentro, ora staremmo parlando di un Inter prima nel girone, invece possiamo soltanto registrare il secondo pareggio consecutivo, che certifica un andamento altalenante in questo inizio di stagione.

Reduce da due sconfitte di seguito in campionato ma anche dalla vittoria all’esordio contro il Midtjylland, l’Atalanta attendeva l’Ajax che, per gioco e mentalità, rappresenta un po’ l’alter ego dei bergamaschi. Due squadre che giocano a viso aperto e dalle quali ci si attendeva spettacolo. E, in sostanza, così è stato, con gli olandesi che sono andati addirittura sul 0-2, grazie al rigore di Tadic ed al raddoppio di Traorè, tutto nel primo tempo. Quando le cose sembravano mettersi male, ci ha pensato Duvan Zapata, con una perentoria doppietta, a rimettere i suoi in carreggiata, consentendo di agguantare sia il pareggio che il secondo posto del girone a quota 4 punti. Un risultato, dunque, che fa comunque morale in vista degli impegni futuri.

Mercoledì sera invece, è toccato a Juventus e Lazio scendere in campo, rispettivamente con Barcellona e Bruges. Dopo un inizio claudicante in campionato ma convincente in Champions, i bianconeri erano attesi dalla difficile e sempre affascinante sfida con i blaugrana di Koeman, attanagliati anch’essi da problemi di risultati (vedi la sconfitta nel Clasico) e societari, con le fresche dimissioni dell’ormai ex presidente Bartomeu. Il maestro Pirlo, senza Ronaldo (ancora positivo al covid) e Chiellini, sceglie un assetto decisamente offensivo, con Dybala, Morata, Chiesa e Kulusevski in campo dal primo minuto.

Ma è il Barcellona a condurre il match fin dall’inizio, trovando, anche con un pizzico di fortuna, il gol con Dembelè dopo neanche un quarto d’ora. La Juve schiuma rabbia, ma produce poco, a parte le ben tre reti annullate a Morata per fuorigioco (5 dall’inizio della stagione). Nel finale arriva anche l’espulsione di Demiral e lo sciagurato fallo da rigore di Bernardeschi, che consente a Messi di realizzare il 2-0 finale. Un risultato che certifica la crisi di gioco e di risultati della Juventus, che appare ancora senza una vera identità e senza la cattiveria agonistica che da sempre la contraddistingue. Unica nota parzialmente positiva resta il secondo posto, mantenuto nel girone alle spalle proprio del Barcellona

Decimata dal covid e con gli uomini contati, la Lazio era invece attesa dall’ostica trasferta di Bruges. Gli uomini di Inzaghi, rinfrancati dalle vittorie contro il Borussia Dortmund all’esordio, e contro il Bologna in campionato, nonostante le avversità, riescono ad ottenere un punto importante. Grazie a Correa al quale risponde Vanaken su calcio di rigore, che consente loro di mantenere la testa del girone, proprio in coabitazione con i belgi. Per tutti questi fattori, è probabilmente proprio la Lazio, tra le quattro squadre italiane, quella che più di tutte può permettersi di sorridere e considerare positivo il bilancio ottenuto nella competizione fino a questo momento.

Dopo la giusta esaltazione della settimana scorsa, costellata da tre vittorie e un solo pareggio, è innegabile che il bilancio di questa seconda giornata sia decisamente più negativo. La speranza è che si tratti solo di un incidente di percorso e che le compagini italiane possano prontamente riscattarsi già la settimana prossima.

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