Il 3 luglio del 1985, nelle sale cinematografiche, usciva il film cult con Michael J. Fox
Da quando FreeTopix è diventato un quotidiano online, un quinquennio fa ormai, ha avuto e mantenuto una costante caratteristica forse non troppo comune agli altri giornali, sia cartacei e sia quelli che affollano la rete di internet: ossia di essere, in tutto e per tutto, una vera e propria macchina del tempo e nel modo del tutto involontario.
Tra anniversari di nascite e di scomparse, tra uscite di film, pubblicazioni di dischi e di libri questo giornale online, cari lettori, è diventato sempre più una sorta di punto di riferimento ‘del cassetto dei ricordi o della memoria’ o quantomeno ci prova ad esserlo. Fatti e personaggi del passato raccontati, riportati in auge mediante l’esposizione totalmente equilibrata degli eventi; senza mai essere di parte.
Un discorso, questo, più volte trascritto in varie occasioni nei nostri articoli, speciali e reportage. Il punto, però, è soprattutto un altro: da quasi cinque lunghi anni vi abbiamo ricordato varie opere cinematografiche che hanno compiuto ‘gli anni’, se così si può dire, attraverso l’escamotage dei decennali e fino adesso non ci eravamo mai e poi mai imbattuti o raccontato a voi, cari lettori, proprio in questa ‘Storia di cinema’, proveniente dagli anni ’80. Semmai, esattamente dalla metà di quel decennio.
E se vogliamo esser ancor più precisi, perché non dire un aneddoto bizzarro e sempre cinematografico, che proviene direttamente dagli anni ’50? Ah no, ci stiamo sbagliando: quella è relativa all’ambientazione della trama. Ma come sempre andiamo con ordine con questa celebrazione relativa al grande schermo mai affrontata fino adesso.
Ebbene sì. L’anniversario è proprio questo, di questa storia cinematografica, di questa leggenda del grande schermo che ha conquistato tutto e tutti e che, al momento, ha resistito ad ogni possibile voce di remake, di sequel, di reboot e persino di spin-off o quello che sia. Perché nei fatti ‘Ritorno al Futuro’ è unico nel suo genere. È un film degli anni ’80, del 3 luglio del 1985 per essere precisi, ma che è riuscito ad oltrepassare di gran lunga i confini temporali, diventando, a sua volta, senza tempo e non solo per esser considerato un cult, ma è anche una pellicola o comunque un’opera cinematografica ‘evergreen’, del grande schermo, sempre attuale.
È pensare che il tutto ebbe inizio grazie ad un vecchio album di ricordi e che forse questo stesso dettaglio non dovrebbe sorprendere più di tanto. Ciò che appare rilevante ai fini della nostra analisi celebrativa di quello che di fatto è stato il primo capitolo di una trilogia, è legato ad un ulteriore elemento ad un altro film uscito quarantacinque anni fa ed esattamente cinque anni prima del leggendario film con Michael J. Fox e Christopher Lloyd. Vi dice qualcosa il titolo: La fantastica sfida? Forse tutto o forse nulla, ma tenetelo a mente, perché nel corso di questo reportage ci ritorneremo.
Ci sarebbe ancora dell’altro: essendo che questo reportage viene inaugurato di lunedì, abbiamo pensato di soffermarci sulla colonna sonora di questa opera cinematografica firmata da Robert Zemeckis e prodotta da Steven Spielberg. Una scelta non tanto a caso su una delle soundtrack più iconiche, più leggendarie, più evergreen e più indimenticabili della storia del cinema e composta dalle note di Alan Silvestri e da alcune hit del decennio 1950, il decennio non dei nostri nonni ma dei nostri genitori.
Tra queste non bisogna dimenticare la famosa cover, di cui abbiamo già parlato in tempi non sospetti e, proprio in occasione di questo reportage torneremo a parlarne più avanti di questo ‘pezzo un po’ vecchio dalle mie parti’ anticipato dal giovane protagonista di questa bizzarra, avventurosa, fantascientifica e semplice trama; la quale diventa, per ‘Grande Giove’, addirittura anche ‘pesante’. No, non vi preoccupate, cari lettori, non proprio nel senso che potreste pensare, ma nello sviluppo di questo speciale saremo ancora più precisi.
Dunque, in questo ultimo lunedì del mese di giugno le rubriche ‘Storie di cinema’ e Forever 80s’ si uniscono a quella classica e istituzionale de ‘La canzone del lunedì’. Un appuntamento dal quale non si può prescindere nel primo giorno della settimana e non può essere altrimenti.
È vero, comunque, e avete anche ragione. Dovremmo fin da subito soffermarci sulle origini del primo e leggendario capitolo della trilogia, e invece vi riportiamo i titoli dell’intera soundtrack prima di soffermarci su una delle prime canzoni che analizzeremo in questo lungo speciale.
Di genere rhythm and blues, la colonna sonora del film con Michael J. Fox è composta, per l’esattezza, da ben 10 brani: The Power of love; Time bomb time; Back to the future, orchestra; Heaven is one step away; The Outatime Orchestra – Back to the future Overture; The Wallflower (dance with me Henry); Night Train; Earth Angel (Will you be mine?) e quello di cui vi parleremo più avanti, la leggendaria ‘Johnny B. Goode’.
Sicuramente avrete anche notato che nell’elenco abbiamo saltato di proposito un brano incluso, ufficialmente, ma tranquilli ci arriviamo, senza dimenticare al momento anche quelle hit che si ascoltano durante la visione delle pellicole, ma non incluse nel long play pubblicato il 31 maggio di quello stesso 1985: Mr Sandman; The Ballad of Davy Crockett e Pledging in my love.
Lo stesso 33 giri, cinque anni più tardi ed in occasione dell’uscita al cinema del terzo ed ultimo capitolo di Ritorno al futuro, venne nuovamente immesso sul mercato ma con supporto del cd. Anche in quel caso era presente, nella tracklist, il brano che non solo chiuderà la prima parte di questo reportage ma, allo stesso tempo, inaugurerà la nuova settimana: quella che ci porta al settimo mese dell’anno, quella del quarantesimo anniversario di questo film leggendario: Back in time.
Di genere rock ed intonata da Huey Lewis, in collaborazione con i The News’, la canzone, oltre ad avere un enorme successo nelle radio, presenta un testo in cui racconta la storia dei personaggi del film diretto da Robert Zemeckis. Chi si ricorda bene il film, il momento esatto in cui si può ascoltare la canzone è quando il protagonista si sveglia dopo essere ritornato dall’involontario viaggio nel tempo…