Primo paragrafo del primo capitolo della rinnovata rubricata interamente dedicata ai libri

Dopo la premessa simil introduzione/presentazione di due settimane fa, proseguire con un primo capitolo interamente dedicato ad uno dei romanzi che aveva fatto la storia della letteratura moderna, per di più raccontando o meglio ricostruendo, in modo nudo e crudo, un’epoca americana tanto affascinante quanto drammatica non era il caso.

No, non potevamo aprire in questo modo il primo vero appuntamento con ‘Raccontiamo un libro?’. E di certo vi aspetterete che già da questa settimana, dopo aver saltato l’appuntamento precedente, inizieremo a parlare di un libro, di una storia, di una saga, di un saggio e magari, perché no, anche di un autore.

In fondo, come specificato nella premessa in passato questa rubrica non ha mai mostrato una coerenza; una sorta linea narrativa che rappresentava un perfetto continuum tra un appuntamento e l’altro, tra un articolo e l’altro. Allora da dove partire.

Aspettate, sarebbe meglio scrivere così: da dove ripartire a raccontare un libro? Soprattutto, come considerare questo primo capitolo? Meramente introduttivo o che possa essere, fin da subito, una porta verso un argomento da trattare nell’immediato? La nostra intenzione è quella di buttarci a capofitto sulla seconda opzione proposta. Ma come? Vi chiederete voi.

Un modo c’è ed anche meno difficoltoso di quello che si potrebbe immaginare, ricordando quello che è stato pubblicato fin dall’inizio in questo spazio più volte modificato. Ossia quello di partire proprio dalle saghe, proprio da quella sorta di serie di romanzi che attirano non poco il lettore stesso. È inutile realizzare un primo capitolo sull’importanza della lettura, tirar fuori numeri e soffermarsi su di loro solo perché rappresentano un certo tipo di dato che forse non è neanche veritiero nelle motivazioni. Ovvero sul fatto che non si legge o quantomeno non si legge abbastanza. Non è questo il punto, anche perché risulteremmo essere meramente noiosi.

No, iniziare con una saga che si rispetti, ma soprattutto di quale genere? Fantasy o fantascienza? Di genere giallo o addirittura noir? Avventura o di spionaggio. Ancora con un saggio? E di che tipo?  O perché partire con uno dei tanti personaggi inventati. Ma anche qui ci risiamo con il punto interrogativo: ma quali? Il rischio, dunque, è quello di perdersi; ovvero quello di far impantanare, già dall’inizio, la rubrica in una serie di inutili appuntamenti. E questo non lo faremo più accadere.

Dunque, la saga. Parola piccola ma che attira. Di certo ne ‘Raccontiamo un libro?’ questa parola non può venir solamente considerato solo per il mondo prettamente letterario, ma anche fumettistico, in modo da rilanciare anche un’altra sotto rubrica. Qualcuno più attento, di sicuro, avrà notato che non è in ballo solo il ritorno, in maniera credibile della rubrica di letteratura, ma anche delle sotto rubriche: quindi sia quella relativa alle ‘saghe’, per l’appunto, ma anche quella dei fumetti. Una sfida da vincere senza sé e senza ma. E a questo punto, senza perderci in troppe chiacchiere, è bene puntualizzare una differenza tra un termine ed un’espressione che in molte occasioni, ancora oggi, si fa fatica a distinguere, ovvero quella tra ‘saga’ e ‘serie di storie’.

Per molti questi due grandi categorie letterarie sono la stessa cosa ma non è proprio così. con saga si fa meramente riferimento alla successione di eventi, apparentemente sempre nuovi, che interessano, a differenza della serie il decorso storico di un personaggio. Nella saga i personaggi invecchiano ed è, a conti fatti, una serie mascherata.

La serie stessa, invece, non è altro che la ripetizione di uno schema narrativo, in cui i personaggi medesimi non avrebbero nessuna evoluzione e neanche nelle storie che vengono in verità proposte. A questo punto nel secondo paragrafo di questo primo capitolo della settimana prossima quale sarà il nostro compito più arduo? Riconoscere, in via pratica, la serie di storie e appunto la saga.

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