Il riff di chitarra di apertura è nato per caso, quasi per gioco

Chi dice che le canzoni devono essere per forza di cose lente? Quasi nessuno e a sovvertire tale convinzione, comunque, un po’ diffusa in generale nel lontano 1988, dunque verso la fine dei mitici anni ’80, un riff di chitarra, di quelli tipicamente hard rock, non rappresentava solamente il semplice concetto di ribellione, no. Rappresentava anche l’apertura di una particolare serenata dedicata alla propria fidanzata.

Non è un caso che abbiamo scelto questo particolare brano proprio nella settimana di San Valentino, ovviamente non toglie il fatto che quando si ama qualcuno, quando si vuole bene qualcuno bisognare ricordarlo e ricordarselo non solo il prossimo mercoledì ma tutti i giorni dell’anno. Ciò nonostante, anche FreeTopix Magazine, a modo suo, partecipa comunque alle celebrazioni di questo giorno particolare che ci sarà mercoledì.

La canzone a cui stiamo facendo riferimento è la celeberrima ‘Sweet Child O’mine’ dei Guns N’Roses’ e, secondo quanto riportato in primo momento, l’autore del famoso riff di chitarra sarebbe Axl Rose, frontman del gruppo musicale. Un singolo, dunque, dedicato alla sua ex moglie, Erin Everly.

Eppure, su un particolare bisogna fare assoluta chiarezza: quello relativo al riff di chitarra d’apertura che, secondo le cronache musicali dell’epoca, fu realizzato quasi per gioco. fu il chitarrista Slash che, proprio durante la sessione di registrazione del brano, per scaldarsi insieme al batterista Steven Adler, il resto ovviamente è storia della musica stessa.

‘Sweet Child O’Mine’, rispetto ad altri brani che abbiamo analizzato attraverso la rubrica ‘La Canzone del lunedì’, ha registrato due date di uscita: la prima è quella relativa al 17 agosto del 1988, la seconda il 29 maggio del 1989. La differenza qual è? Che la prima riguarda il mercato statunitense, la seconda quello britannico.

Infine, ‘Sweet Child O’Mine’ una canzone anni ’80 che detiene un record: è stata la prima che a raggiungere il miliardo di visualizzazioni su Youtube.

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