Colpo di scena nelle primarie del Partito Repubblicano: Ron DeSantis si è ritirato dalla corsa per le presidenziali di quest’anno

Iniziamo subito con il botto questo secondo appuntamento ufficiale con ‘Road To Usa 2024’. Iniziamo con l’annuncio a sorprese che c’è stato nelle ore precedenti; anzi già a partire da domenica sera. Un annuncio che è rimbalzato come un boomerang su tutti i siti internet dei vari mass media, per non parlare dei social reciprocamente connessi, e per non parlare, soprattutto, del diretto interessato.

Il Governatore della Florida, Ron DeSantis, ha dichiarato di essersi ritirato dalla corsa alle presidenziali americane, apertesi ufficialmente in questo mese di gennaio e che si concluderanno il prossimo novembre con l’election day, affermando, tra l’altro, di appoggiare colui che fino a qualche ora prima era considerato il suo più ostico rivale: Donald Trump e, forse, formando con lui il possibile primo vero ‘ticket’ per varcare la soglia della Casa Bianca per il Partito Repubblicano. Ovviamente: Trump per il secondo mandato da Commander in Chief e Ron DeSantis come Vice. Ma le nostre, chiaramente, sono solamente ipotesi.

A questo punto le primarie del Grand Old Party sono definitivamente concluse? Abbiamo usato il condizionale per dovere di cronaca e non solo per questo: ci sarebbe ancora un avversario reale contro il Tycoon: quella Nikki Haley che, se questa notte nel New Hampshire dovesse comunque ottenere una percentuale di voti molto, ma molto soddisfacente, potrebbe tenere ancora aperta la partita nelle primarie tra i Repubblicani.

Per quanto riguarda il Partito Democratico? Il match si dovrebbe aprire a partire dal mese di febbraio fino al mese di agosto in cui si saprà se Joe Biden potrà riconfermarsi a novembre per la Casa Bianca. Ma a tutto questo ci arriveremo step by step, come si dice oltreoceano.

E come promesso nel precedente appuntamento anche oggi ci soffermeremo sulla scoperta o analisi, come meglio preferite, di uno dei termini che descrivono o rappresentano la procedura delle primarie. Il termine che passiamo sotto la lente d’ingrandimento è caucus.

Procedura che si è svolta la scorsa settimana nello Stato dell’Iowa, per caucus s’intende quelle elezioni interne agli stessi partiti, quindi gestite dagli stessi, in cui si svolgono con la presenza degli stessi elettori rispetto al funzionamento generale delle primarie, le quali sono gestite, sia in presenza e sia via postale, dai singoli stati dell’unione americana. Gli elettori, nel recarsi presso le strutture adibite per l’occasione, devono recarsi in un orario e luogo specifico stabilito dal distretto elettorale di appartenenza.

La provenienza del vocabolo caucus ha un’origine particolare: deriva dalla lingua dei nativi americani e significa, letteralmente, assemblea. Dunque, ci si riferisce alle riunioni dei capi tribù all’epoca degli indiani. In questo caso, invece, devono essere ulteriormente intese come delle grandi assemblee in cui ci si, appunto, riunire e discutere sulle preferenze cercando, uno dalla propria parte, di attirare tutti gli altri verso il proprio favorito.

Ma questa particolare prassi, intesa sia come primarie in generale e sia caucus interna al partito, ha veramente preso il via nella storia elettorale degli Stati Uniti d’America? sono due le date da tenere a mente e di cui ve ne parleremo la prossima settimana.

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