La terza ed ultima parte con: La canzone del lunedì

Tanti eventi, dunque; e FreeTopix Magazine, come sempre, sarà in prima linea nel celebrarli tutti o quasi tutti. Nella maggior parte dei casi non sempre siamo riusciti a ricordare l’uscita di alcuni film importanti, la pubblicazione di canzoni storiche, per non parlare anche dei romanzi. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda gli eventi storici i quali, alle volte, a causa della loro forte implicazione politica abbiamo deciso di non parlarne proprio per evitare polemiche, in merito al discorso fatto nella seconda parte di questo speciale.

Speciale, appunto. Una parola molto usata da noi e che, proprio nel corso di questo 2024, potrebbe in verità sparire o venir ridimensionato, inteso nell’accezione di mera rubrica, per lasciare spazio ad un vocabolo ancor più specifico nel linguaggio tipico del giornalismo: reportage.

Cosa realmente significa questo termine importato dalla lingua inglese? In base a qualsiasi dizionario esistente fino adesso, compresi quelli anche online, con tale parola viene indicato il servizio giornalistico di un cronista, di un corrispondente o di inviato speciale. Ancora: inchiesta radiotelevisiva corredata da riprese filmate relative all’argomento e alle persone intervistate.

Quindi la parola ‘Speciale’ non sarà più presente tra le varie rubriche del giornale? Non necessariamente, magari per gli speciali più grossi; quelli di un certo prestigio o comunque che trattano temi di una certa rilevanza verrà usata, almeno per noi, questo nuovo termine, e in altre occasioni la parola ‘speciale’ sarà usata per tematiche che meriterebbero, comunque, una maggior attenzione ma non tale da realizzare un reportage e, dunque, un approfondimento più lungo rispetto al normale.

Un’operazione del genere, a FreeTopix Magazine, è stata compiuta una sola volta: durante le celebrazioni del 65° anniversario della nascita di Micheal Jackson, in cui un unico articolo venne diviso in ben cinque parti, dunque vi stiamo svelando cosa, in verità, abbiamo in mente. A questo punto ci chiederete se ci sono altre novità? Certo, che ci saranno e non saranno tutte svelate come sempre. Perché sennò che avrebbe senso farvi delle sorprese.

È certo che quest’anno ci saranno tanti anniversari da ricordare, da celebrare. Anniversari riguardanti film, telefilm o serie televisive o comunque di saghe cinematografiche storiche, che sono rimaste impresse nella mente di ognuno di noi. Come saranno celebrati anche i grandi ritorni di personaggi storici, sia del cinema che della tv e perché no anche dei fumetti.

Eventi che riguardano anche lo sport, il calcio tanto per cambiare e quello in generale. Abbiamo già menzionato alle Olimpiadi, a Parigi, e agli Europei di Calcio, in Germania. Non basta: verranno ricordate anche e soprattutto le edizioni precedenti o quanto meno i matches più importanti o i record che hanno scritto in maniera indelebile la storia dello sport in generale.

Non basta ancora, perché seppur vero che FreeTopix Magazine celebra, anche se non in maniera continuativa, i grandi eventi del passato, non perde di vista l’attualità, nonostante non sempre sembra avere notevole spazio. L’auspicio che il giornale vuole condividere è quello di poter scrivere o quantomeno pubblicare un articolo sulla fine dei due conflitti che stanno tenendo banco sia in Ucraina e sia in Terra Santa, tra israeliani e palestinesi. Qual è quella più grave? Entrambe. Da parte nostra non ci sarà mai un cavalcare la notizia, qualsiasi essa sia e soprattutto di qualsiasi natura derivi, partendo dalla cronaca internazionale a quella nazionale.

Le nostre rubriche saranno, semmai, potenziate in merito agli argomenti e alle tematiche da affrontare e da analizzare. Alcune di esse non avranno più un giorno fisso della settimana, mentre altre lo continueranno ad avere come rappresentazione della base, della ossatura dello stesso giornale. Un po’ come una sorta di cavalli di battaglia che contraddistinguono lo schema di FreeTopix Magazine rispetto alle altre riviste sia online che cartacee.

Ma nonostante oggi sia giorno di festa, essendo comunque di lunedì, nel primo lunedì dell’anno non può comunque non mancare il primissimo appuntamento con la classica rubrica con la quale apriamo, da quando siamo diventati giornale online, la settimana. Anche questa volta lo facciamo con la canzone analizzata il 1° gennaio 2023 e che, durante, l’anno appena passato non pensava che l’autrice ci avrebbe lasciato qualche mese più tardi.

Con questa canzone vi auguriamo che questo 2024 sia veramente il migliore per tutti voi cari lettori; che sia veramente ‘The Best’. Un’espressione usata non tanto a caso, ma con la volontà di introdurvi alla canzone di questo oggi.

Un super brano anni ’80, esattamente del 1988, intonata da una delle voci nere femminili più grintose che ci siano mai stata nel panorama musicale. Stiamo parlando di Tina Turner. Una cantante che, ormai, avrebbe raggiunto i suoi 84 anni.

La celebriamo, comunque, con un dei brani più famosi del suo sconfinato repertorio e compreso in una raccolta composta dai suoi più grandi successi, uscita proprio nel 1988. Ma il singolo oggetto del nostro articolo è intitolato precisamente ‘Simply the best’, che riteniamo essere quello giusto per darvi la carica nell’affrontare questa nuova settimana che ci porta all’inizio di dicembre.

Per alcuni, questo brano, è semplicemente conosciuto con l’espressione ‘The Best’, pronunciata nel ritornello. In verità, come vi abbiamo dimostrato, il titolo è leggermente diverso. Questa particolarità è legata dal semplice fatto che questo successo non è una canzone originale di Tina Turner, ma bensì una mera cover.

L’anno prima la cantante Bonnie Tyler pubblicò un album dal titolo: Hide Your Heart, in cui era compresa la versione originale. Nell’ascoltarla, comunque, non emerge nessuna differenza evidente rispetto a quella di Tina Turner.

Quella di Bonnie Tyler è più pop rock, mentre quella di Tina comprende, oltre il pop e il rock, anche l’hard rock e il rythm and blues; e la differenza di sound si nota molto. Più energica, più grintosa della versione originale.

Eppure, anche la versione di Bonnie Tyler meriterebbe di esser ricordata un po’ di più, quella di Tina Turner è diventata, di fatto, una pietra miliare tra le canzoni immortali. Infine, ‘Simply the Best’ è il nome della raccolta; una raccolta che conquistò in tutto il mondo diversi premi: quattro dischi d’oro e ben dieci dischi di platino.

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