Venne ideato diciotto anni prima lo scoppio del secondo conflitto mondiale

Di solito funzionava in questo modo, almeno per le serie tv. Si lanciava sul canale dal quale era stato prodotto il ‘pilot’ di uno show televisivo e dopo qualche mese iniziava l’ordinaria programmazione settimanale degli episodi in questione. Con ‘Il mondo della televisione’ stiamo compiendo la medesima operazione senza neanche volerlo. A distanza di due settimane e dopo che venerdì scorso abbiamo lasciato ampiamente spazio all’intervista di Giuseppe Pedersoli, per il ritorno di ‘Piedone’ in formato serie televisiva, eccoci riprendere il discorso da dove lo avevamo lasciato: sulla tv e le sue origini.

Attenzione, però: le origini a cui stiamo per far riferimento sono quelle dell’elettrodomestico e come, in realtà, venne ideato, inventato e creato; senza poi soffermarsi sulla sua diffusione perché il televisore è diventato un oggetto familiare una volta che si stava consolidando, nel corso degli anni, il sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione televisiva a distanza di immagini non permanenti, fisse ed in movimento; la televisione, insomma.

Prima della tivvù e dello stesso televisore, si sa, c’era la radio e fortunatamente, nonostante la tecnologia che abbiamo a disposizione esiste ancora e sicuramente non morirà mai. Stesso discorso vale anche per il cosiddetto tubo catodico, così definito per la semplice connessione tra due tra due elettrodi; collegati, appunto, grazie ad un tubo a raggi catodici e che, inoltre, grazie anche alla corrente elettrica ottengono la possibilità di diventare fluorescenti e, quindi, di proiettare delle immagini su uno schermo.

Si potrebbe aggiungere, tra le altre cose, che oltre alla radio, prima della stessa televisione esisteva, dal 28 dicembre del 1895, il cinema. Quindi, se non prima, già a partire negli anni ’20 del secolo scorso i tentativi di diffusione di immagini erano già stati messi in atto, fino a quando un inventore americano conosciuto con il nome di Philo Farnsworth creò proprio il primo schermo dotato con il sistema del tubo catodico.

Era l’anno 1927 quando, per la prima volta, iniziarono i primi esperimenti di diffusione televisiva, mandando in onda alcuni programmi. Era chiaro fin da subito che fosse in atto una terza rivoluzione dopo quella della radio e del cinema. Ma per quanto riguarda la mesa diffusione di televisori si doveva attendere per altri trenta lunghi anni, almeno da noi in Italia. Ma, come sempre andiamo con ordine anche in questo caso, per non incappare in qualche pesante imprecisione storica.

A ciò che stiamo facendo riferimento è il decennio 1950, quello del boom o miracolo economico nel nostro paese; cinque anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Ma in occidente il televisore in quanto tale, nonostante non ci fosse una vera e propria diffusione, non apparve solamente in quel lontano 1927 per poi sparire e riapparire magicamente trent’anni più tardi, no.

Il televisore in quanto tale iniziò la sua conquista, semmai si potesse dire così, a partire da un decennio dopo la sua invenzione. Nel Regno Unito, per esempio, ai britannici di seguire l’incoronazione di Re Giorgio VI. Era l’anno 1937 e quello menzionato fu il primo evento trasmesso indiretta.

Un biennio più tardi, nel 1939, il televisore stava incominciando a prendere piede anche da noi grazie all’Elar, Ente Italiano audizioni radiofoniche. Purtroppo, qualche mese più tardi scoppiò la Seconda guerra mondiale e il tutto venne rinviato a dopo il 1945 in poi.

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