Quattordici anni senza il Re della musica Pop. Mor’ il 25 giugno del 2009

E siamo a quattordici. Esattamente ieri sono stati quattordici anni senza Micheal Jackson. Era il giorno 25 giugno del 2009, in cui giunse una notizia alla quale nessuno pensava, ancora, di udire: che il Re del Pop, Micheal Jackson, improvvisamente passasse a miglior vita durante la preparazione di quello che avrebbe dovuto essere il suo grande ritorno.

‘This is it’ questo era il titolo della serie di concerti, inizialmente dieci, per poi diventare troppi in poco tempo. Concerti attraverso i quali il Re del Pop, ormai quasi cinquantunenne all’epoca, avrebbe dovuto dimostrare che non era finito. Disse, nella conferenza stampa di qualche mese prima, che quelle date londinesi sarebbero state le ultime della sua irripetibile carriera.

Così fu annunciato e così sarebbe dovuta andare. Anche se poi quei concerti non si tennero mai. Alla vigilia del tour e il giorno dopo all’ultima prova effettuata allo Staples Center di Los Angeles, Micheal Jackson venne ritrovato privo di vita nel suo letto. Furono vani ogni tentativo di rianimarlo. Tentativi maldestri in base a ciò che emerse sia durante le indagini e sia durante il processo nei confronti del dottor Conrad Murray.

Accusato di avergli iniettato impropriamente dei tranquillanti, in modo particolare il propofol. È vero, il Re del Pop non riusciva a dormire in quel periodo. Soprattutto era schiacciato dai debiti. Il suo nome era caduto nel fango e nella polvere a causa di quelle accuse che sapevano d’infamia. C’è chi ci ha creduto e chi no. Di fatto, comunque, la sua immagine era ormai definitivamente compromessa. Anche la sua capacità di produrre musica di un certo spessore.

Erano lontani i tempi di ‘Off The Wall’, del pluri venduto ‘Thriller’ e del perfetto ‘Bad’. In ‘Dangerous’ si inizio a registrare una certa flessione; non tanto nella qualità della sua produzione musicale, quanto nei numeri di vendita. Due anni dopo la mazzata finale dalla quale non si sarebbe mai più ripreso. Quattordici anni, dunque. Lunghi e infiniti. Quattordici che cadono nell’anno in cui lo stesso Re del Pop, il prossimo 29 agosto avrebbe raggiunto il traguardo dei 65 anni.

È inutile continuare questo articolo raccontando la sua vita, della sua infanzia negata e dell’incredibile successo che ha avuto in vita. Certo, una volta deceduto, Micheal Jackson, dopo esser entrato irrimediabilmente nel tunnel del viale del tramonto, la sua stella, la sua immagine tornò ad illuminarsi come neanche nei tempi migliori. La macchina del fango, veritiera o no, nei suoi confronti resta.

Il suo nome, la sua carriera, le sue canzoni, i suoi videomusicali che equivalevano come short film, hanno riacquistato una rilevanza tale che le vendite sono schizzate subito in alto. Molto si è detto sulla sua fine. Che si sia suicidato, che in realtà è stato ucciso accidentalmente. Altri ancora, come nel caso di Elvis Presley, negano addirittura che lui sia morto e che sia vivo e vegeto da qualche parte.

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