In occasione del decimo anniversario di questa ricorrenza, vengono analizzati i disturbi più importanti

Il 15 marzo è la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla: una ricorrenza che da 10 anni chiede una riflessione sulla problematica dei disturbi alimentari. Sono le donne le più colpite dal DCA, acronimo di ‘Disturbi del Comportamento Alimentare’; quasi il 96% dei casi colpiscono la popolazione femminile.

Lo scopo è quello di offrire, a coloro che stanno ancora lottando, una speranza di guarire da questi particolari disturbi, mirando a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. I Disturbi del Comportamento Alimentare (D.C.A.) sono vari e si distinguono in: Anoressia, Bulimia, Binge Eating, Obesità, EDNOS, e tante e nuove forme ancora…

In tutta Italia, in occasione di questa Giornata, vengono organizzati eventi di vario genere: convegni, presentazioni di libri, banchetti informativi, colorazioni lilla di fontane/monumenti, etc.

OBIETTIVI DELLA GIORNATA

* difendere i diritti fondamentali di chi è colpito da un DCA, combattendo informazioni distorte e/o pregiudizi;

* sensibilizzare l’opinione pubblica, facendo conoscere la frequenza, le caratteristiche e le gravi conseguenze che questi disturbi possono avere per la salute fisica e psicologica di chi ne soffre;

* scoraggiare il distacco ed il disinteresse da parte di chi non è direttamente coinvolto dalla malattia;

* accrescere la consapevolezza a livello individuale, collettivo ed istituzionale del carattere di epidemia sociale che i DCA stanno assumendo a livello nazionale e mondiale;

* creare una rete di solidarietà verso chi è colpito da DCA, personalmente o in famiglia, per combatterne il disagio relazionale e il senso di abbandono e sconfiggere l’omertà che accompagna questi disturbi.

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono caratterizzati da un persistente disturbo dell’alimentazione o di comportamenti collegati con l’alimentazione che determinano un alterato consumo o assorbimento di cibo e che danneggiano significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale. (DSM-5)

ANORESSIA :

L’anoressia, o anoressia nervosa, è un disturbo del comportamento alimentare che colpisce in particolare le giovani donne ed è finalizzato al raggiungimento e al mantenimento di un peso significativamente inferiore a quello normale.

Il termine “anoressia” (che significa letteralmente “perdita dell’appetito”) è in realtà inappropriato, perché le persone che ne soffrono vorrebbero mangiare, ma rifiutano il cibo per paura di ingrassare. Questa paura, che diviene il punto centrale della loro vita, deriva da un’alterazione dell’immagine del proprio corpo, che viene percepito come troppo grasso anche se è sottopeso o in una condizione di magrezza patologica.

DUE TIPI DI ANORESSIA NERVOSA

Anoressia restrittiva: l’alimentazione è ipocalorica, vengono evitati tutti i cibi che fanno ingrassare e l’obiettivo di avere un peso inferiore alla norma viene raggiunto con un rigido controllo alimentare e, talvolta, con la pratica di uno strenuo esercizio fisico;

Anoressia con abbuffate e/o condotte di eliminazione: caratterizzato dall’alternanza di episodi di iperalimentazione compulsiva (le cosiddette “abbuffate”) e di strategie compensative per eliminare le calorie ingerite (come il vomito autoindotto e l’assunzione di lassativi e diuretici).

COMPLICANZE DELL’ANORESSIA

Le complicanze mediche dell’anoressia, anch’esse legate al grave stato di denutrizione, sono soprattutto anomalie dell’ematopoiesi (leucopenia e linfocitosi relativa), osteoporosi con conseguente fragilità ossea (causata dal ridotto apporto di calcio e dalla ridotta produzione di estrogeni) e, nei casi più avanzati, problemi cardiovascolari (aritmie cardiache e fibrillazione ventricolare).

SEGNI E SINTOMI DELL’ANORESSIA NERVOSA

I sintomi dell’anoressia nervosa si possono suddividere in sintomi di tipo fisico e sintomi di tipo comportamentale.

La maggior parte dei sintomi presentati dalle persone che soffrono di anoressia è legata alla grave denutrizione.

Trai i primi ci sono: amenorrea (scomparsa delle mestruazioni per almeno 3 cicli consecutivi); ipotermia (<35 °C) con intolleranza al freddo; bradicardia (frequenza <60 battiti/minuto); ipotensione arteriosa (pressione <70 mmHg); secchezza della cute, che tende a ricoprirsi di una sorta di fine peluria, e colorito giallastro (per aumento del beta-carotene); prurito cutaneo generalizzato; dolori addominali e stitichezza.

Tra i sintomi psicologici, i segni più comuni che possono fare sospettare un’anoressia nervosa sono:

1) Alterata percezione del peso corporeo e dell’immagine di sé cambiamento;

2) Delle abitudini alimentari in maniera più restrittiva associato alla paura di prendere peso;

3) Ritiro dalle relazioni sociali;

4) Aumento dell’attività fisica;

5) Eccessiva attenzione alla performance scolastica.

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FOTO DI ANY RUGGIERO

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