L’argomento di oggi è uno di quelli che sta tenendo con il fiato sospeso il mondo da lunghi 11 mesi

Puntata particolare quella di oggi de ‘La Voce di FreeTopix Magazine’. Una puntata o come meglio preferite un podcast numero 7 tutto incentrato sulla questione, spinosa, della crisi in Ucraina. Una crisi che ancora adesso non trova la via della risoluzione anzi, per non andare troppo per il sottile, quasi una sorta di escalation. Quindi, sarà questo l’unica tematica di oggi.

Prima, però, dobbiamo ricordarvi i nostri canali social attraverso i quali ci potete seguire: Twitter; Facebook, con le due pagine una proprio del giornale e l’altra interamente dedicata agli anni ’80, Forever 80s; linkedin, Instagram e il canale Yotube: La voce di FreeTopix Magazine.

Come detto l’argomento unico è la crisi in Ucraina, scoppiata lo scorso 24 febbraio del 2022, quando Vladimir Putin decise di invadere deliberatamente il territorio confinante per poterlo annettere così come è avvenuto per la Crimea qualche tempo fa. Quando alla Casa Bianca c’era Barack Obama.

Una riflessione la nostra che più indirizzare verso una determinata soluzione che potrebbe apparire come di parte, si certa, semmai, di analizzare la situazione dal punto di vista dei due schieramenti i quali, da undici mesi a questa parte, si contrappongono per inviare o no le armi al proprio ucraino.

Un tema già sfiorato nella giornata di ieri con l’articolo in cui si celebrava i quindici anni dall’uscita del quarto capitolo della saga di Rambo. Anche in quell’occasione il film poneva la questione se usare la via diplomatica oppure rischiare una guerra per fermare la carneficina.

Dilemma che in questi lungi undici mesi ha tenuto banco e che ha provocato anche feroci polemiche. Da un lato c’è chi è convinto che inviare le armi aiuterebbe il popolo ucraino a difendersi contro l’attacco russo, dall’altro si pensa che non inviando neanche una munizione farebbe finire il conflitto. Eppure, così facendo si rischia che l’intera Ucraina verrebbe spazzata via.

Tra queste due correnti di pensiero ce ne sarebbe una terza, la quale proporrebbe una soluzione da applicare senza tanti giri di parole: l’intervento diretto della Nato, dell’Europa e degli Stati Uniti d’America in supporto all’Ucraina contro la Russia, innescando così l’esplosione del terzo conflitto mondiale.

Una soluzione, quest’ultima, che nessuno ha voglia di mettere in pratica. Nonostante tutto ci sarebbe un ricorso storico, intesa anche come coincidenza, abbastanza inquietante che accadde tra il 1936 ed il 1939: quando Adolf Hitler invase prima la Renania, una regione che considerava propria, e la Polonia provocando, di fatto, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Forse l’unica vera soluzione che metterebbe tutto il modo d’accordo sarebbe che sia Zelensky e sia Putin s’incontrassero per negoziare ma fino adesso entrambi rimangono trincerati nelle loro posizioni.

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