Oltre a convincere al botteghino, regala una scena post credit tutta da scoprire

Dopo una pausa un po’ forzata di due settimane ritorna ‘Il mondo dei fumetti’ con una recensione legata ad una trasposizione cinematografica dedicata, in modo particolare, ad uno dei tanti eroi delle storie a strisce. Uno di quelli, durante i tempi d’oro, ritenuto quasi un personaggio di secondo piano facente, comunque, parte della scuderia Dc comics: Black Adam, ideato da Otto Binder e C. C. Beck.

Più che un eroe, sarebbe meglio considerarlo come un supercriminale; il nemico giurato di Shazam. Apparso per la prima volta nel 1945, Black Adam avrebbe dovuto essere utilizzato solamente per una storia; invece, dopo quasi ottanta anni ha continuato ad attirare l’attenzione, anche se non come altri personaggi illustri tipo Superman, Batman, Wonder Woman e Flash.

Nel film appena uscito, diretto da Joume Collet-Serra ed interpretato da Dwayne Johnson, le origini classiche del personaggio non vengono tradite, neanche la sua natura riluttante a diventare un eroe, seppur positivo.

Più che un classico cine fumetto, ‘Black Adam’ è da catalogare nel classico genere dell’action, soprattutto grazie per la presenza dell’attore principale. La stessa sceneggiatura, scritta da Rory Haynes, Sorhab Noshirvani e Adam Sztykiel, presenta tutti i crismi di una storia a fumetti, strizzando comunque l’occhio ad un genere che ormai sta scomparendo da diverso tempo, quello dell’action appunto.

L’azione non è però solamente intesa per scene di combattimento, accompagnate dai classici effetti speciali, ma anche da dialoghi veloci, ironici e per nulla volgari, portando il livello del film ad uno spettacolo per famiglia, senza essere per nulla superficiale, semmai spensierato. Ciò non si deve dimenticare il rischio, che la stessa trasposizione cinematografica, ha corso prima di approdare nelle sale giusto una settimana fa.

La Motion Picture Association, inizialmente, l’aveva classificato con la lettera R, ovvero restricted, a causa di alcune scene troppo violente. Eliminate le stesse, il film ha ottenuto il classico Pg-13. Un due e cinque minuti che volano senza alcuna pesante, permettendo di trascorre una piacevole serata davanti al grande schermo. Nello sviluppo della trama non sono mancati degli omaggi al cinema passato. Omaggi che fanno riferimento alla cultura western, come per esempio ad uno dei capolavori di Sergio Leone: Il buono, il brutto e il cattivo.

Ce ne sarebbe anche un altro, ma molto alla lontana, quando uno degli avversari di Black Adam gli intima di arrendersi ed inginocchiarsi. La stessa frase, più o meno, usata da Terence Stamp, in ‘Superman II’ del 1980, nei panni del Generale Zod. Parlando proprio dell’uomo d’acciaio la scena nascosta, stratagemma ideato dal lontano 2008 dalla Marve Cinematic Universe, regala una gradita sorpresa a tutti i fans dell’eroe proveniente da Kryotn. Molto presto ci sarà un nuovo film con Heny Cavill nei panni del personaggio iconico. Come sarebbe già stato annunciato, nonostante non sia ancora in fase di sviluppo, il seguito di Black Adam.

Rimanendo ancora questo primo ed interessante capitolo, fino adesso ha incassato al botteghino una cifra che si aggira intorno ai due milioni di dollari. Niente male per un supereroe ritenuto secondario.

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