Per realizzarlo, Zerocalcare ha intrapreso un viaggio nei territori dell’Iraq per raccogliere più informazioni possibili

Era lo scorso 22 maggio quando, al Salone del Libro di Torino, FreeTopix Magazine riuscì a seguire l’incontro, con i suoi giovani fans, di Zerocalcare. L’occasione è stata quella in cui il famoso disegnatore ha annunciato l’uscita di un suo nuovo lavoro, di una sua nuova opera di prossima uscita; ambiziosa di sicuro, ma non banale, come tutte le altre graphic novel che ha realizzato in tutti questi anni.

Un’opera coraggiosa che racconta una delle situazioni più tragiche che avvengono negli angoli più sperduti del mondo e che, a quanto sembra, i mass media in generale non puntano la loro attenzione per parlare in maniera adeguata o per non parlare nemmeno: ovvero quella relativa alla volontà degli Ezidi di essere indipendenti. Una popolazione che vive in Iraq.

Il titolo di questo suo nuovo volume è ‘No sleep till Shengal’ ed è uscito ieri, 4 ottobre 2022. Sempre ieri Michele Rech, questo il vero nome di battesimo di Zerocalcare, ha reso noto ai suoi fans l’uscita del suo nuovo fumetto con un post sul suo profilo Instagram.

“Ciao, oggi esce No sleep till Shengal, che è il libro nuovo ovvero una specie di diario di viaggio di quando qualche mese fa siamo stati nel nord dell’Iraq, per raccontare come gli Ezidi, dopo il massacro dell’ISIS del 2014, che ha anche visto violentare, rapire e vendere come schiavi sessuali migliaia di donne e bambini, abbiano deciso di tornare nelle loro case e di autodifendersi, sposando il modello del confederalismo democratico simile a quello del Rojava.

E proprio come per il Rojava la minaccia maggiore arriva dalla Turchia, che vuole chiudere i conti con tutte le esperienze di democrazia e progresso sociale che si affermano nella regione, bombardando ormai quotidianamente Shengal, e facendo pressioni sullo stato iracheno e sul governo regionale del Kurdistan iracheno affinché metta fine a questo esperimento, mentre le cellule dormienti dell’Isis si riorganizzano”.

Per qualcuno questo fumetto o meglio questa graphic novel potrebbe essere considerata una sorta di sequel di un altro lavoro del fumettista. Un’altra storia che anche in quel caso ha toccato temi relativi alla questione mediorientale. E sempre in quel caso, come per ‘No sleep till Shengal’, Zerocalcare si è recato sul posto per prendere più informazioni possibili per raccontarla a modo suo.

Se ormai con il nuovo libro la trama è ormai stata annunciata da molti mesi, come appurato anche dal nostro articolo, con Kobane Calling, del 2015, Zerocalcare viaggiò al confine tra la Turchia e la Siria; esattamente a pochi chilometri dalla città assediata di Kabane. Ovvero tra i difensori dei curdi, del Rojava appunto, contro il sedicente Stato Islamico.

“Sono 180 pagine, non è esattamente il seguito di Kobane Calling ma è la continuazione del racconto di cosa succede quando si spengono i riflettori su un territorio perché all’improvviso non fa più notizia”, precisa sempre lui attraverso il post che ha pubblicato sul suo profilo.

Ma in quel 21 maggio del 2022, quando presentò questo suo nuovo volume, cosa disse in realtà:

“Siccome era ed è ancora una situazione particolarmente grave, nel senso che da un momento all’altro quell’autonomia rischia di essere spazzata via da queste forze che non la vogliono, il mio nuovo libro serve ad accendere un po’ i riflettori su quella esperienza specifica”.

Questa, in sostanza la vera motivazione che ha spinto il disegnatore a sviluppare questa sua vera opera. Certo, in Iraq si è recato l’anno scorso, quanto la guerra in Ucraina era solamente un’ipotesi neanche presa in considerazione dagli osservatori internazionali.

Sta di fatto che Michele Rech, ancora una volta, ha raccontato una storia, dalla trama soprattutto, non fine a sé stessa. Non ha pubblicato un fumetto tanto per vendere qualcosa ai lettori. No, ha realizzato un’altra graphic novel da leggere con attenzione e capire il messaggio implicito, semmai esplicito, cristallizzato non solo nei dialoghi, ma anche e soprattutto nelle immagini.

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