Dopo l’introduzione della scorsa settimana cosa servirebbe per continuare il viaggio nel mondo dei fumetti? Un secondo articolo, ovviamente. Un secondo appuntamento e non sulla falsariga del precedente. Com’è che si dice in gergo? Il primo numero lo abbiamo ‘pubblicato’ e che sia un po’ scarno di contenuti poco importa. In questo nuovo appuntamento, che ha il sapore di un secondo primo articolo, inizieremo ad andare in profondità. Alle origini del fumetto per essere precisi.

Non si può affrontare questo discorso, per non dire tale viaggio, senza ricordare o quantomeno precisare quale sia stato, nella storia, la prima storia a strisce ufficiale apparsa nel corso dei decenni. Bisogna subito precisare che le date prese in considerazione, stranamente, sono due. Date, comunque non lontane nel tempo, ma vicinissime fra loro.

Il tutto, quindi avrebbe avuto inizio il 5 maggio 1895 seguito, poi, dall’anno 1896. La realtà, però, è ben più complessa di quello che si possa immaginare. Non si tratta solo di date, ma di quale fumetto sia realmente da considerarsi come il primo apparso in assoluto nella storia di questo settore.

Per alcuni il primato appartiene al vecchio continente, in cui nel 1800 sono apparse, in Svizzera, le cosiddette ‘Histoires en images’ di Rodolphe Topffer o anche al tedesco Wilhelm Busch, creatore tra l’altro dei monelli ‘Max und Moritz’. Ci sarebbero altri esempi, i quali potrebbero tranquillamente ambire come primo fumetto della storia. Come l’Inglese ‘Ally Sloper’, creato nel 1867 da Charles Henry Ross; ‘La famille Fenouillard’ del francese Georges Colomb nel 1889 ed infine ‘Little Bears’ realizzato nel 1892 dallo statunitense James Swinnerton.

Ufficialmente, però, e rimanendo sempre negli Stati Uniti d’America il primo vero personaggio, e quindi il primo vero fumetto, è rappresentato da un monello bruttino e persino irriverente chiamato, dal suo creatore, Yellow Kid; nome che avrebbe dato anche il titolo al fumetto. L’ideatore di questo bizzarro personaggio era Richard F. Outcalt. Il primo numero apparve nel lontano 5 maggio del 1895, come già ricordato, in supplemento domenicale del quotidiano ‘New York World’. Quindi quest’anno si sono anche celebrati i 125 anni da questa ricorrenza.

In quel primo numero non apparvero, da subito, le classiche caratteristiche del fumetto. Quelle alle quali siamo abituati, ormai, a vedere in ogni numero pubblicato e acquistato.  

Nonostante ciò, non bisogna fermarsi qui. L’analisi prosegue anche, e non potrebbe essere altrimenti, di questo primo personaggio storico, dagli elementi caratterizzanti questo. Yellow kid, la cui traduzione è: ragazzo giallo, era, come già anticipato in precedenza, un anonimo ragazzino pelato, pensato con le orecchie a sventola e che indossava un enorme camicia.

All’inizio Yellow Kid era solamente un comprimario rispetto ad altri personaggi che popolavano la serie di Hogan’s Alley. Eppure, in forma anonima, questo particolare ragazzino malvestito, leggermente bruttarello e con le orecchie che anticipavano quelle di Dumbo, era già apparso l’anno prima.

Essendo nel 1895, l’epoca dei supereroi era ancora abbastanza lontana. Quindi lo si potrebbe considerare come il primo eroe dei fumetti, in via ufficiale, visto che gli altri non sono considerati come tali.

La sua parabola, però, durò essenzialmente un quinquennio. Agli albori del 1900 Yellow Kid non ebbe più spazio, non attirando più l’attenzione su eventi sia culturali che politici dell’epoca, attraverso la fruizione di cartelli in cui apparivano scritte, alle volte sgrammaticate, ma soprattutto pungenti rivolte verso i personaggi presi di mira. Le scritte erano impresse sul camicione giallo dal quale gli è stato poi attribuito il nome.

In definitiva perché l’anno 1896 è comunque rilevante? Perché proprio a partire da quel 16 febbraio apparvero le prima nuvolette fruite per far dialogare i personaggi. Paradossalmente il primo personaggio disegnato che ebbe questo privilegio, proprio nel fumetto di Yellow Kid, non fu un essere umano ma addirittura un pappagallo.

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