Melissa Passariello

Il poeta giapponese Yamaguchi Seishi una volta scrisse: ‘mentre il vento d’autunno soffia, penetrante un bimbo apre gli occhi’. Sono versi, questi, tratti da una delle sue tante opere: Haiku. Parole che fungono anche da introduzione, per non dire anche da accompagnamento, ad una delle tante mostre che si sta svolgendo in questi giorni a Milano.

La zona scelta per l’occasione è Lambrate, lo scalo di Lambrate per l’esattezza. In una delle tante aeree che potrebbero venir tranquillamente riqualificate per organizzare qualsiasi evento compreso una mostra e che invece verrà buttato giù per edificare qualcosa: dei palazzi o dei grandi magazzini. Il titolo dell’esposizione di quadri particolari è ‘Vernissage’. La pittrice, in questo caso, è Melissa Marcello. Già abituata all’adrenalina dell’esposizione, in questo caso è la prima volta che propone al pubblico tutti i suoi lavori o quasi. Nel senso che non condivide la scena con nessun altro pittore.

Le sue sono opere astratte, conservate mediante cornici di elementi naturali con una varietà di colori e forme impresse che, su tela, sicuramente rappresentano qualcosa di forte. È naturale che in questi lavori, in queste opere c’è un messaggio che si vuol far veicolare. Un messaggio che non sempre può essere inteso da chi osserva, sia come esperto e sia come profano. Perché l’arte, d’altronde, è sempre soggettiva. Come soggettiva è anche l’impressione che giunge a chi la fruisce.

Alla base di tutto c’è l’energia della bellezza della natura. Una bellezza possente, affascinante e al tempo stesso effimera. No, non è un controsenso. Tutto dipende dall’operato dell’uomo su di essa e quando l’azione dell’essere umano è, purtroppo, quasi sempre negativa ecco che la bellezza stessa diventa effimera.

Tutto il male che l’uomo infligge a ciò che lo circonda lo fa attraverso l’inquinamento, i gas dell’effetto serra, i rifiuti che ricoprono le onde del mare e che dividendosi in pezzi sempre più piccoli si fondono nelle fibre più minute dell’ecosistema marino. Senza dimenticare le torri di cemento e le lingue d’asfalto che impongono un unico colore alle volte, il grigio, contro la spontanea varietà naturale che ci viene offerta sotto i nostri occhi.

Ogni colore, dunque, scelto ed utilizzato non a caso, compreso l’abbinamento pensato ed applicato, da Melissa Marcello rappresenta nella sua essenza la bellezza, e se vogliamo aggiungere, anche la forza della natura stessa. Quella che ci circonda ogni giorno e che ogni giorno la maltrattiamo, la distruggiamo senza neanche rendercene conto. La mostra, inaugurata lo scorso 9 aprile, rimarrà a Lambrate fino al prossimo 2 maggio per poi, chissà, essere riproposta una seconda volta in un’altra location.

FOTO DEI QUADRI: VINCENZO PEPE

FOTO DELLA PITTIRICE: PER GENTILE CONCESSIONE DEL DIRETTORE DI THE WAY MAGAZINE, CHRISTIAN D’ANTONIO

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