Alle volte non sempre si vince giocando bene e mostrando sempre un’ottima condizione fisica. No, non è fortuna quando, già dall’avvio del campionato, si è riusciti ad inanellare sei vittorie di fila, anche se ora le partite sono solamente sette e manca ancora un’infinità al termine di questa interessantissima stagione.

Il Napoli, dopo la sfortunata sconfitta in Europa League contro lo Spartak Mosca, vince anche la settima gara contro una Fiorentina mai doma, tosta, ben disposta in campo e che, proprio nel primo tempo, è anche passata in vantaggio meritatamente. I ragazzi di Spalletti non demordono. Freschi di una sconfitta, nelle coppe, mostrano la mentalità da grande squadra pareggiando, prima, e raddoppiando, poi, senza riuscire a trovare il terzo gol che, di fatto, avrebbe chiuso la gara.

Spalletti sta riuscendo, almeno fino a questo momento, ad instillare una consapevolezza che, in anni passati e soprattutto anche durante l’epoca di Sarri, non riusciva ad avere in campo. Aria di crisi scacciata in una di quelle trasferte considerate sempre ostiche, in passato.

Aria di crisi che è stata allontanata anche dalla Roma, in campionato, dopo aver perso il derby la settimana precedente. Un 2 a 0 secco contro un Empoli sempre spigoloso da affrontare e che ha tentato comunque di essere pericoloso all’Olimpico, nonostante sia una squadra che gioca il campionato della salvezza.

Anche la Juventus si è ormai ripresa a tutti gli effetti, scacciando pensieri pericolosi esternati senza volerlo davanti alle telecamere qualche settimana fa. Locatelli, a quattro minuti dal novantesimo, regala la vittoria alla Vecchia Signora contro un Torino che non è mai stato veramente pericoloso.

Invece quella che sembra in caduta libera, almeno in campionato perché in Europa vola, è la Lazio di Maurizio Sarri. Un tre a zero subito contro un Bologna che è sembrato superiore alla rosa allenata dal tecnico toscano. L’Inter invece è sempre quella di sempre. Continua a mostrare la sua forza, nonostante in alcune occasioni si complica un po’ la vita contro un Sassuolo che è sempre una vera spina nel fianco per le grandi squadre. I campioni, d’altronde, ci sono e possiede anche la panchina lunga, come la stessa Juve e il Milan. Un elemento non di poco conto che potrebbe permettere un bis in ambito nazionale.

Il Milan, invece, non molla. Vince quasi in scioltezza a Bergamo contro un’Atalanta sempre in partita nonostante i tre gol subiti e che, sul finale, sfiora addirittura il pareggio. Nell’articolo precedente si era accennato che questa giornata poteva rappresentare una sorta di spartiacque. Solo in minima parte lo è stato. Milan, Inter, Napoli, Roma e la ritrovata Juventus continuano a mostrare la loro forza in questo inizio di stagione e alcune incertezze, adesso, si stanno tramutando, pian piano, in conferme.

Per alcune piazze è ancora presto sciogliere il nodo dell’ambito traguardo, non perché non siano all’altezza ma perché uomini come Mourinho e Spalletti stanno allenando, quasi in silenzio, l’ambiente intorno alla squadra. Inter, Milan e Juve sono da sempre abituati. In mezzo a loro c’è l’Atalanta che ormai è una realtà ben consolidata e una Fiorentina, nonostante la sconfitta, ha tutte le carte in regola, comunque, di lottare per i primi posti in classifica. Come possono fare anche Udinese e Sampdoria, le quali si bloccano a vicenda in un pirotecnico 3 a 3.

In coda, invece, si registra non solo il pari del Cagliari, che ormai non riesce più a vincere, ma anche il ritorno alla vittoria della Salernitana in questo torneo dopo anni. La prima in questa stagione di serie A. Ora c’è la Nazionale con la Nations League e il campionato tornerà fra due settimane e la ripartenza sarà ancor più interessante di questo avvio.

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