Le sensazioni di ieri erano giuste: la finale del campionato europeo di calcio, edizione 2020, sarà Italia – Inghilterra. Si potrebbe scrivere prima Inghilterra, visto che quest’ultima ha giocato quasi tutte le partite, eccetto i quarti di finale, nel proprio stadio di Wembley. E com’è che si dice? L’assassino torna sempre sul luogo del delitto, in questo caso gli ‘assassini’ sono due: Italia e Inghilterra, appunto; adesso però non è il momento di analizzare quello che potrebbe succedere domenica sera.

È il momento di analizzare quello che è successo ieri sera con i padroni di casa che hanno affrontato una Danimarca difficilissima da battere. Difficilissima da superare. E crediamo, a questo punto, che identificarla sempre come una squadra rivelazione sia un grave errore, visto i numerosi talenti che ha regalato alla storia del calcio. E’ ormai una realtà.

Ne è un tipico esempio la punizione di Damsgaard, giocatore della Sampdoria; si dice acquistato per caso. Ma citare solo questo giocatore è un errore. Bisogna citare tutti i suoi compagni di squadra che hanno giocato uno straordinario europeo, riprendendosi da quella botta tremenda del 12 giugno scorso. Certo quell’evento ha condizionato e non poco l’esordio del torneo per i danesi, ma partita dopo partita si sono ritrovati, si sono ricompattati con la speranza di ripetere le gesta dei loro predecessori.

Sono arrivati al penultimo step e venendo eliminati dagli inglesi, i quali per un po’ hanno tremato senza scomparsi più di tanto. Hanno trovato il pareggio, prima, e il gol vittoria, poi, su un calcio di rigore mentre in campo c’era un secondo pallone. ‘Hurrikane’ sbaglia dagli undici metri ma è lesto nel tap-in vincente. Un po’ meno bravo è stato il portiere figlio d’arte Schmeichel.

Inghilterra – Danimarca, comunque, non è stato un match noioso, al contrario, combattuto e avvincente fino alla fine. L’agonismo, specie quando si gioca in terra inglese, è sempre al primo posto e con gli undici giocatori dalla maglietta bianca sospinti dalla bolgia di Wembley

Adesso si attende l’ultimo atto che si terrà domenica sera alle ore 21.00 sempre nello stadio di Wembley. Chi vincerà, di sicuro, scriverà la storia, per sé e per il trofeo che alzerà al cielo.

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