Il film presenta anche una scena nascosta alla Marvel Cinematic Universe

Dal libro al cinema ormai il passo è sempre più breve. Semmai l’equazione andrebbe il legame varrebbe anche per il piccolo schermo con le serie tv. Vedere opere visive tratte da soggetti originali diventa sempre più complicato, visto che le case di produzione hanno bisogno di andare sul sicuro per incassare. Certo parlare oggi d’incassi apparirebbe una beffa dato che i cinema stanno lentamente riaprendo. Ma con parsimonia per non ricadere nelle chiusure a causa dell’aumento dei contagi.

‘Senza rimorso’, comunque, è il nuovo film diretto dal nostro Stefano Sollima, sua seconda opera cinematografica americana dopo ‘Soldado’. Disponibile sulla piattaforma Amazon Prime, rientra di diritto nel ‘club’ delle trame sviluppate con la forma del romanzo, prima, per poi venir trasposte sul grande schermo. In questo caso immesso nel circuito delle piattaforme online a pagamento.

Ispirato dal romanzo omonimo di Tom Clancy, l’ideatore del personaggio di Jack Ryan. In questo film, come è stato sottolineato da alcune giornali, apre una ‘nuova galassia’ del mondo ideato dallo scrittore scomparso nel 2013, almeno sullo schermo

Sì perché in realtà, il cosiddetto ‘Ryanverse’, non è idea di adesso. Semmai è un progetto realizzato nel corso degli anni dallo stesso scrittore a partire dal romanzo da cui è stato tratto questo film. Era il lontano 1993 quando apparve per la prima volta il personaggio di John Clark. Mentre i romanzi di Jack Ryan erano già considerati dei piccoli cult del genere.

In questa versione l’ex Navy Seals ha il volto del popolarissimo attore Michel B. Jordan, conosciuto per il ruolo di ‘Creed’. La trama, rispetto al libro, è molto differente. Le eterogeneità sono sì evidenti e non sono solamente legate all’aspetto storico. Certo, appare normale attualizzare il contesto odierno e non usare più la ferita del Viet-Nam come antefatto. Si usa la tematica scottante della Siria ed il coinvolgimento che avrebbero i russi in alcune azioni poco pulite in quel territorio in guerra.

Se in un primo momento sembra che effettivamente il nemico storico dell’America sia l’unico a macchiarsi di certe azioni scorrette, lo stesso protagonista, mosso anche per il sentimento di vendetta personale per aver perso la sua famiglia, farà di tutto per scoprire chi in realtà si nasconde dietro alla vicenda in cui è stato coinvolto. Non è un movie contro l’America. Semmai un lungometraggio contro il lato oscuro della nazione a stelle e strisce.

Il regista, Stefano Sollima, tenendo fede a questo elemento particolare amplia ancor di più la caratteristica principale del protagonista, già sottolineata molti anni fa dallo stesso Tom Clancy: ovvero John Clark rappresenta il lato oscuro di Jack Ryan, ovvero la faccia buona dell’America. E il lato oscuro è molto presente nella storia. Non riguarda solamente John Ckark ma anche coloro che si muovono nell’ombra senza rimorso, appunto. Di più non si può dire per non fare ulteriore spoiler.

Da un lato il film coinvolge lo spettatore, facendolo rimanere anche con il fiato sospeso durante alcuni conflitti a fuoco. Dall’altro delude perché appare stravolta la trama originale e quindi l’essenza stessa del romanzo scritto da Clancy.

Non un capolavoro ma nemmeno un fiasco totale e colossale. Di sicuro un ottimo action-movie in cui sconfina nel thriller, con tanto di scena nascosta nei titoli di coda alla Marvel Cinematic Universe. Motivo? Per sancire l’inizio di una nuova saga e perché no anche l’apparizione di un nuovo Jack Ryan cinematografico? Staremo a vedere.

In ultima analisi qualche parola bisogna spenderla per l’attore principale. Negli ultimi anni Micheal B. Jordan è diventato sempre più un attore di punta per diversi progetti da proporre per il pubblico. La sua personalità davanti alla telecamera diventa sempre più rilevante. soprattutto anche per la direzione intrapresa protrebbe diventare, in futuro, un interessante regista e quindi autore di cinema.

Eppure mostra ancora qualche lacuna. Niente di grave, specie si entra nella fase della maturità della recitazione ci sarà la possibilità di colmarla. Il suo John Clark ricorda in alcuni momenti ‘Adonis Creed’. In futuro, di sicuro, riuscirà ad uscire completamente in un personaggio per calarsi, totalmente, in un altro. Nonostante ciò la sua prova è molto convincente.

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