Giuseppe Pedersoli spiega com’è nato il progetto per riprendere l’iconico personaggio di Bud Spencer

Due settimane a FreeTopix Magazine si erano celebrati i 50 anni del film, diretto da Steno, ‘Piedone Lo Sbirro’, menzionando, alla fine, della lavorazione di una serie televisiva in cui, l’iconico personaggio interpretato da Bud Spencer, dagli anni che vanno al 1973 al 1980, ritorna per quella che dovrebbe essere la prima di tante stagioni, composta da ben 4 episodi.

Un numero scelto, forse, non tanto a caso a quanto sembra. Il motivo è legato ai costi di produzione e non solo puramente evocativo; nonostante ciò, le trame “invece sono tutte storie nuove, originali, diverse, moderne, fatti odierni, nessun remake o nessun revival di quelle scene o di quelle situazioni”. Quindi le cose, da questo punto di vista, sono state messe subito in chiaro.

D’altronde ripetere i fasti del cinema di Bud Spencer e Terence Hill è praticamente impossibile; realizzare, pertanto, un prodotto, semmai per famiglie, che si avvicini a quella tipologia con la semplice intenzione di omaggiare quelle storie e quei successi, avvicinando sempre di più le nuove generazioni al nome di Bud Spencer non è e non sarà mai una cattiva idea. Semmai, una grande ed ottima idea; specie se è fatta in un certo modo.

Dunque, in questo lungo speciale torniamo a parlare del personaggio Piedone, come promesso un paio di settimane fa. Per l’occasione abbiamo avuto il piacere, nuovamente, di incontrare, seppur in via telefonica, Giuseppe Pedersoli sceneggiatore, lo intervistammo per il trentennale della serie ‘Extralarge’, e regista, La verità sulla dolce vita, e figlio, appunto, del mai dimenticato Bud Spencer.

Anche per Piedone, Pedersoli è presente nella lavorazione di quella che sarà, molto probabilmente per la prossima stagione televisiva la serie evento e se comunque alcune cose sono state messe in chiaro c’è bisogno, sempre, di precisare ulteriori dettagli, ulteriori elementi che per alcuni versi potrebbero, in verità, stonare senza volerlo se non esplicati a dovere. Ed è per questo motivo che abbiamo contattato, nuovamente, il produttore e regista cinematografico.

Partiamo dal soggetto, da quello inteso come fulcro, come mera idea di base, che è composta da “storie poliziesche di oggi”, ambientato nella Napoli attuale ed ha per protagonista “un Ispettore di polizia che ha nel suo mondo l’ammirazione per quel commissario Rizzo di cinquanta anni prima”.

È questa l’essenza di questa nuovissima serie, quindi. Ci sarebbe da dire, proprio con le parole dello stesso Giuseppe Pedersoli, che il Piedone di oggi è: “un altro attore e ovviamente. E’ anche un altro personaggio. Questo è fondamentale: perché Salvatore Esposito, che ho incontrato due anni fa, quando lui stava uscendo con l’ultima serie di ‘Gomorra’ voleva in qualche modo emanciparsi dal personaggio del camorrista, cercando di trovare dei personaggi, vista anche la sua affabilità, vista la sua caratteristica della recitazione, è molto bravo anche nella commedia, che potessero renderlo un attore e un personaggio per famiglia”.

Non lo interrompiamo, lo lasciamo parlare: “Quindi si ragionava insieme sul fatto che era sempre stato un grande ammiratore dei film di Bud Spencer. In quel momento non diceva di interpretare quei ruoli, ma che sarebbe stato bello, dopo tanti decenni, che tornasse in auge anche quella commedia pulita, per famiglia, dinamica e anche molto internazionale con, ovviamente, i tipi di scazzottate che si facevano a quel tempo che servivano per esorcizzare la violenza. E quindi cercavamo di capire quale potesse essere la giusta idea”.

Alla fine, l’occasione giunse anche a causa, purtroppo, di un remake. Su uno dei tanti leggendari film della coppia Spencer/Hill; forse quello più iconico di tutti: “Qualche settimana più tardi uscì il remake di ‘Altrimenti ci arrabbiamo’. Un’operazione evidentemente azzardata e ha dimostrato che il pubblico non gradiva e non gradisce affatto certe operazioni di imitazioni o di remake. Fortunatamente Bud Spencer e Terence Hill sono dei personaggi iconici, la gente continua ad averli nel cuore con i loro film che hanno cinquanta anni come ‘Trinità’ e come lo stesso ‘Piedone’. Quindi si pensò, trovandomi subito d’accordo con Salvatore, sia per l’aspetto fisico e sia la sua capacità di essere violento e cattivo, nel ruolo di Gomorra, e se lo avete visto anche in qualche commedia che ha fatto, sa essere anche un personaggio buffo, simpatico con questa fisicità che è un po’ come quella di Bud Spencer che è anche molto evidente ma che non incute paura o un senso di insicurezza, anzi al contrario. Per farla breve si pensò di ripercorrere, cinquanta anni dopo, con storie di oggi, con personaggi diversi, un po’ il mondo della Napoli, della commedia coinvolgeva personaggi simpatici, divertenti. E quindi ci venne l’idea di ragionare sul progetto Piedone. Questa cosa, poi, con i suoi tempi ha preso corpo e, sono sicuro, che verrà fuori un bel progetto che non offenderà la memoria di mio padre e né i film che ha fatto, perché sarà una cosa diversa”.

Prestando attenzione alle dichiarazioni che ha effettuato fino adesso bisogna tornare un momento indietro e ripartendo dal momento in cui, in questa prima parte di articolo, abbiamo specificato, che sussiste un elemento da analizzare con molta cura, molta attenzione e non con superficialità, no. Senza dimenticare di quel qualcosa di peggio: il pregiudizio. La peggior arma con la quale ognuno di noi può stabilire una qualsiasi cosa senza andare affondo e, soprattutto in questo caso, senza neanche aver visto, ancora, la serie in questione; di un prodotto televisivo, ribadiamo anche noi: internazionale, i cui tempi di lavorazione sono iniziati da poco e, sempre secondo quanto ci ha riferito Giuseppe Pedersoli, proseguiranno fino al prossimo febbraio.

Stiamo parlando, dunque, della presenza, all’interno del cast e come attore protagonista, di Salvatore Esposito. Giuseppe Pedersoli, nella sua essenza, ha spiegato bene il perché si è arrivati a ciò e di questo siamo anche noi soddisfatti. Ripetendo più volte il concetto e soffermandosi, come giusto che sia, su una serie e su attore per famiglia.

Ma ad un certo punto gli poniamo una domanda che non può essere non rivolta, perché si sa: una volta che il nuovo Piedone arriverà in tv i paragoni, giusti o sbagliati che saranno, si sprecheranno in tutto e per tutto.

Il punto fondamentale che cerchiamo di far emergere è questo: Salvatore Esposito riuscirà, non tanto a superare lo stesso Bud Spencer, cosa alquanto impossibile che possa succedere, semmai riuscirà nell’intento di apparire simpatico ed avvicinarsi all’originale?

La prima cosa che posso dire è che lo stesso Salvatore Esposito si avvicina a questi personaggi con un’estrema cautela. Con grande ammirazione e affetto per Bud Spencer; con la consapevolezza che lui per primo deve essere rispettoso di quella memoria di quei personaggi. Non c’è parodia, non c’è imitazione e neanche la volontà di paragonarsi lui e sarebbe lui stesso a dire che non vuole primeggiare con Bud Spencer o a paragonarsi a lui; semmai omaggiarlo”.

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