Un piccolo speciale a puntate sulla ‘strana’ serie natalizia, almeno per le prime due stagioni

Questa storia sarebbe avvenuta quaranta anni fa, partendo dal 6 novembre del 1983, sviluppandosi fino al periodo di Natale di quello stesso anno. Siamo nella cittadina di Hawkins, nello Stato dell’Indiana; durante il primo mandato del Presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan. I mitici anni ’80, insomma. Le cronache dell’epoca, sempre secondo quanto riportato, raccontano che quella sera un ragazzino, sugli undici anni, sparì nel nulla mentre rientrava a casa, dopo aver trascorso l’intera giornata, con i suoi amici, a casa di uno di loro, a sfidarsi ad un gioco da tavola molto, ma molto impegnativo.

Nessuno, all’inizio, capì bene cosa gli fosse accaduto. Le ricerche non partirono neanche nell’immediato. Si diede per scontato che fosse rientrato a casa, appunto, e che la mattina seguente fosse uscito molto presto per recarsi a scuola. Invece non fu così. Si fece largo l’ipotesi che fosse accaduto qualcosa di atroce, forse, ma di sicuro qualcosa di misterioso, per non dire strano.

Lo sceriffo della contea, dopo un normale scetticismo, vuole vederci chiaro su quella che sembra una vera e propria sparizione; la madre che sembra dare i numeri, farneticando su una possibile presenza dello stesso figlio all’interno della stessa abitazione, anche dopo che il ragazzino, in primo momento, sarebbe stato dichiarato morto, una volta che il suo corpicino sarebbe stato ripescato in fondo al fiume della piccola cittadina dello Stato dell’Indiana.

C’è di più: dettagli o comunque parti della storia, riportata seppur per sommi capi, che fino adesso non abbiamo menzionato o quantomeno precisato: la scomparsa di una ragazza, amica della sorella di uno degli amici del ragazzino misteriosamente sparito e, aspetto ancor più rilevante, il gruppo stesso di ragazzini che si prodiga per trovare il loro amico svanito nel nulla.

Non finisce qui: dal nulla sembra spuntare, oltretutto, una misteriosa ragazzina con dei poteri soprannaturali o, più probabilmente, di telecinesi avanzata. La stessa pare sembra essere scappata da un laboratorio situato fuori città in cui vengono effettuati dei particolari esperimenti su esseri umani. In quel laboratorio si tiene nascosto non solo questa cosa.

C’è un ulteriore dettaglio attraverso cui si farebbe menzione ad una possibile esistenza di una dimensione parallela composta solo ed esclusivamente da mostri spaventosi. La loro dimensione viene poi definita in un modo alquanto singolare: il sottosopra. Ovviamente è una storia stramba, strana; che sembra essere uscita dalle pagine di un romanzo di Stephen King. Invece no e, tranquilli, non è reale. È solo il frutto della fantasia di due autori molto, ma molto particolari: i fratelli Duffer.

Questa che abbiamo appena riportato, nella sostanza, è la trama che si sviluppa nell’arco degli otto episodi della prima stagione di ‘Stranger Things’. Una serie televisiva, targata Netflix, e che, secondo gli stessi autori, si pone come “una lettera d’amore ai classici degli anni 80 che hanno affascinato una generazione”. Dopo il primo e trionfale primo ciclo di episodi ne venne prodotto un secondo, come normale che fosse, e poi un terzo e ancora un quarto fino all’attesa, per molti di noi, dell’annuncio dell’uscita del quinto ed ultimo ciclo di episodi che, a quanto sembra, concluderà le avventure dei giovani protagonisti nell’anno 2025.

Ma non è su questo particolare che ci dobbiamo soffermare. È un altro aspetto che, nella sua essenza, non è stato mai e poi affrontato, in tutti questi anni dal giornale quando è giunta l’occasione di parlare o recensione qualche stagione in particolare. Si tratta di come ‘Stranger Things’ ha avuto la sua evoluzione. Non tanto come trama, quanto come backstage. Come origine e cosa ha permesso la realizzazione di questo show televisivo, seppur immesso nel circuito di una piattaforma streaming.

Non solo, racconteremo, per sommi capi, anche la storia dei due autori e di come sono diventati conosciuti in tutto il mondo, compreso l’analisi relativa alla composizione della misteriosa ed intrigante soundtrack di apertura e della fruizione, da parte degli autori, di alcuni famosi brani del periodo mai e poi dimenticato da ognuno di noi: il decennio 1980, appunto.

È vero, per l’occasione ‘Forever80s’ si sposterà eccezionalmente di giovedì, tornando poi nel nuovo anno nella sua collocazione naturale: il venerdì. Ma oltre a questo, cos’altro possiamo dire in quello che è, di fatto, un vero e proprio appuntamento introduttivo? Che diremo anche qualcosina in più, in fondo c’è tantissima carne a cuocere e allora senza perdere tempo, qualche dettaglio lo anticipiamo stesso oggi, giovedì 7 dicembre.

Partiamo dai fratelli Duffer, parlando di loro brevemente. Nati a Durham, nella Carolina del Nord, entrambi il 15 febbraio del 1984 si possono considerare oltre che registi, scrittori, quindi autori di film e serie tv, anche dei produttori. Difatti, nel 2022 hanno fondato una casa di produzione tutta loro, ma di questo ve ne parleremo, meglio, nella seconda parte di questo piccolo speciale.

Quando, giovedì prossimo dove andremo sempre più alla scoperta delle origini di Stranger Things.

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