Usciti nell’ottobre 2006, i volumi a fumetti sono diventati ben presto un cult soprattutto grazie all’omonima serie su Amazon Prime

Un tempo si diceva c’è prima il romanzo e poi il film, per ogni tipo di trasposizione cinematografica. Come abbiamo visto in tutti questi anni questo detto vale anche, e soprattutto, quando si tratta della stessa operazione che, riguarda, però il passaggio dai fumetti alle serie televisive. Di show televisivi ispirate dalle storie a strisce ce ne sono stati nella storia della televisione e anche nelle cosiddette piattaforme streaming nel quale il materiale non manca sul quale andare attingere per un’analisi. Analisi che, in questa sede, comunque verterà solo ed esclusivamente sui fumetti.

Materiale che sfocia sempre, nella maggior parte dei casi, sui supereroi. Fino adesso abbiamo analizzato una graphic novel molto particolare dedicata a Batman e, la settimana scorsa e seppur in maniera breve, le origini di Spiderman. Oggi, focalizziamo la nostra attenzione su un gruppo di supereroi che, in realtà, non sono proprio eroi; semmai antieroi, assoldati dalla Cia, per vigilare ed eliminare la più grande minaccia del pianeta: i supereroi.

Era il 2006 quando nelle fumetterie d’America apparve il primo numero di sei volumi di una serie a strisce particolare, molto particolare e dal titolo: The Boys, tradotto in italiano: i ragazzi. Fumetto, entrato ancor di più nell’immaginario collettivo grazie all’omonima serie televisiva prodotta a partire dal 2019 su Amazon Prime, diventata già in poco tempo un cult. Il leader di questa particolare squadra, che si trova a fronteggiare alcuni supereroi corrotti fino al midollo, è Billy Butcher il cui passato è alquanto misterioso.

La prima volta che vennero pubblicati, The Boys, fu con la Wildstorm – Dc comics, sempre nel 2006. Ma dopo pochi mesi, soprattutto a causa delle continue scene estremamente violente, di linguaggio volgare e, addirittura, scene di sesso troppo espliciti i diritti per la realizzazione e pubblicazione delle storie passarono nelle mani della Dynamite Entertainment.

‘The boys’ non presenta, per non dire non propone, il classico canone del supereroe della porta accanto. Un personaggio molto lontano, anche e soprattutto, dai classici ideali americani. Semmai sono comunque presenti ma sfruttati dagli stessi solamente per discorsi retorici.

Una morale, dunque, non sottile. Una fotografia, neanche tanto sfocata, ma molto chiara anche senza troppi giri di parole in cui ci afferma che gli Stati Uniti d’America sono in preda ad una crisi morale e, quindi, di ideali senza precedenti nella loro stessa storia. Ogni atto commesso è per un secondo fine o che, inevitabilmente, ne nasconde qualcun altro per garantire e mantenere l’immagine della perfezione.

Ciò non significa che non ci siano salvataggi o difesa dei deboli da parte dei supereroi, anzi. Il punto è che il più delle volte gli stessi causano involontariamente degli incidenti o addirittura abusano del loro stesso potere per commettere e nascondere i loro atti illegali.

Gli ideatori di questa strana serie di storie a strisce, che comunque in pochi anni ha conquistato il mondo, sono il disegnatore Garth Ennis e Darick Robertson. Ogni serie ha proprio titolo, come per esempio la prima, quella inaugurale, composta da sei volumi è intitolata: Le regole del gioco; a seguire: Fottuto, numeri da 7 e 10 e così via.

Mentre in Italia sia attende la quarta stagione della serie televisiva, da quel lontano 2006 da ‘The Boys’ sono stati realizzati, sempre in ambito fumettistico, ben tre spin-off: Eroegasmo; Il ragazzo delle Highlands e Butcher Baker Candlestick Maker, dedicato proprio al personaggio di Butcher.

Ovviamente il passaggio dal fumetto alla serie tv comporta sempre, come spesso succede, delle variazioni, se non proprio significative ma abbastanza evidenti. Si prendi ad esempio la relazione di Hughie con Annie, meglio conosciuta come Starlight. Il fumetto si focalizza molto sul rapporto romantico fra i due, cosa che non avviene nella prima stagione. Soprattutto, dettaglio non proprio insignificante, è che il personaggio di Hughie, nel fumetto, non è a conoscenza che Annie, in realtà, sia una supereroina, cosa che invece nella serie tv è l’esattamente il contrario.

La prima edizione dei fumetti di ‘The Boys’ è stata stampata dall’ottobre del 2006 fino al novembre del 2012. Mentre per la quarta stagione televisiva si dovrà attendere il 2023, sempre nel periodo estivo.

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