Il singolo ero uno dei cinque brani composti dai fratelli Gibb per la soundtrack de ‘La Febbre del sabato sera’

Il termine discoteca per i giovani, solitamente, è sinonimo di balli scatenati, ritmi martellanti e, quindi, anche rumore assordante. Un tempo, fino a quaranta anni fa, nel luogo delle luci stroboscopiche, in cui tutti dal 1977 in poi provano ad emulare John Travolta, si svolgevano anche altri tipi di balli. Non scatenati, non provocati da ritmi irresistibili e, alcune volte rumorosi, ma semmai da melodie con i quali si accompagnava la persona che avevamo invitato a trascorrere la serata in quel luogo magico oppure, dopo una bella dose di coraggio, di chiederle se volesse ballare.

Erano i cosiddetti ‘lenti’ quelle musiche o canzoni, tipicamente romantiche, che venivano annunciati dal deejay di turno anche per far rifiatare i giovani che si erano fino a quel momento sfrenati. Nel secondo articolo della giornata inaugurale di ‘Disco Music’ avevamo miscelato questa rubrica con una nuova, dedicata al cinema, parlandovi, anzi consigliandovi, ‘La Febbre del sabato sera’.

Da quello stesso film andiamo ad analizzare, come promesso due settimane fa, un’altra canzone facente parte della colonna sonora del film di John Travolta; un ballo romantico dal titolo: ‘How deep is your love’ dei Bee Gees. Pensata inizialmente per la cantante Yvonne Elliman, la canzone è stata accreditata, inteso come autore principale, ai tre componenti dei Bee Gees.

In verità chi ebbe l’ispirazione fu il tastierista Blue Weaver. La leggenda narra, anche in base alle parole del diretto interessato rilasciate anni più tardi, che mentre stava nello studio di registrazione con uno dei Bee Gees, Barry Gibb, gli venne chiesto quale accordo più bello conoscesse e Blue non se lo fece domandare due volte. I due, molto probabilmente, provarono quella nuova melodia fino all’alba.

Il punto, però, è un altro. Nel corso degli anni ‘How deep is your love’ non è solamente ed universalmente riconosciuta come una delle cinque canzoni che compongono la colonna sonora del film con John Travolta. No. Il singolo si è trasformato in un classico senza tempo da ascoltare e riascoltare senza mai annoiarsi. Naturale, quindi, pensare che gli introiti siano andati nei patrimoni dei tre fratelli e invece, purtroppo, non verso colui che aveva avuto veramente l’intuizione: Blue Weaver.

Per molto tempo si era anche discusso della possibilità che sia il testo del brano che il titolo fosse stato ispirato da qualche storia d’amore in particolare. Nulla di tutto ciò. Fu semplicemente che la frase, inteso come ritornello, funzionava in modo naturale con il testo. Testo che dovevano essere intonate, come ricordato in precedenza, da Yvonne Elliman. Gli stessi Bee Gees erano convinti di questa soluzione. Forse, stranamente, pensavano che non fosse nelle loro corde, si sbagliavano.

Fu il produttore Robert Stigwood che li persuase del contrario, fortunatamente per la storia non solo della disco music ma della musica in generale. Yvonne si consolò, per modo di dire, con una canzone di ‘Jesus Christ Superstar’, ‘If can’t have you’.

‘How deep is you love’ uscì, come singolo, nel settembre del 1977, giusto quarantacinque anni fa.

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