Pubblicata il 12 ottobre del 1966 dal trio musicale: The Supremes

Ve lo avevamo anticipato sabato scorso. Dopo l’articolo introduttivo e quello successivo dedicato al film de ‘La Febbre del Sabato Sera’ oggi, per ‘Disco Music’ analizziamo e ricordiamo il primo brano da discoteca pubblicato nella seconda metà degli anni ’60, esattamente il 12 ottobre del 1966.

Ad avere tale onore, quasi involontario, nella storia di questo genere di musica furono il trio musicale, femminile e afroamericano, conosciuto con il nome: The Supremes, composto da Cindy Birdson, Mary Wilsone Diana Ross. Il singolo era contemplato nell’album dal titolo ‘The Supremes Sing Holland-Dozier-Holland’.

Le Supremes fino all’ottobre del 1966 erano un gruppo che proponeva musica rhytm and blues e, in modo particolare, con il precedente singolo ‘You can’t Hurry love’, avevano fatto notare tutte le loro capacità canore con il genere gospel. Ciò significa che questo brano rappresentava una svolta, per un album che sarebbe uscito qualche mese più tardi, nel 1967.

Si, una svolta vera e propria: perché dal rhytm and blues al gospel è semplice, ma dal pre-funk è tutta un’altra cosa. Un ritmo più carico, più energico e meno angelico del classico genere della cultura musicale afroamericana. In sostanza è questa la vera essenza di ‘You Keep Me hangin on’, titolo del brano ad oggetto di questa piccola analisi.

La fase di registrazione del brano prevedeva che sia le chitarre, la batteria e la stessa voce di Diana Ross dovevano venire sovrapposte sovrapposte più volte l’una sull’altra, originando un suono più ‘carico’ rispetto alle canzoni precedenti. ‘You keep ma hangin on’, prima di raggiungere il sound perfetto venne registrata per ben nove volte.

Nel corso degli anni questa canzone è stata più volte oggetto di cover. A cimentarsi con tale brano ci sono stati artisti del calibro di Aretha Franklin, Mina e Kim Wilde nel 1986. Nel 1987, addirittura, anche l’attore Robin Williams la intonò a modo suo nell’iconico film ‘Good Morning, Vietnam’.

Sotto i video condivisi da Youtube

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