La rubrica ritorna con più appuntamenti durante la giornata

‘Ho avuto il tempo della mia vita’ recita uno dei titoli musicali più famosi degli anni ’80. No, questo verso, questa semplice espressione non indicava una canzone italiana, ma straniera proveniente oltreoceano. Non, a sua volta, un brano qualsiasi. No. Era una colonna sonora, una musica che ha accompagnato una delle scene cinematografiche più belle e famose di cui ancora oggi si parla, di cui ancora oggi se ne ricorda e che sicuramente fa emozionare più di qualcuno.

Il titolo originale della canzone, intonata da Billy Medley e Jennifer Warnes, era ‘I’ve had the time of my life’. Il film invece era: Dirty Dancing. Altro non si può dire perché ogni parola risulterebbe superflua. Come risulterebbe superfluo affermare che questo brano è strettamente connesso agli anni ’80. Infatti, lo è, aggiungendo però un dettaglio: la canzone non è semplicemente collegata ma deve essere considerata la colonna sonora di quel decennio.

Motivo? Semplice, per il titolo. Perché questo ‘tempo della vita’ che alcuni di noi hanno vissuto in quel periodo viene ancora ricordato come il più felice e il più spensierato, per non dire speranzoso.

C’era la speranza nel decennio ’80, anche quando tutto sembrava non alimentarla. Di situazioni personali e generali, attinenti con la storia in senso lato fino alle piccole cose di vita quotidiana. Degli anni ’80 si è detto, persino, che non apparterrebbero al percorso ordinario della storia stessa. Nel senso che bisogna considerare gli anni successivi alla fine del secondo conflitto mondiale, quindi gli anni ’50, a seguire gli anni 60, gli anni ’70 e subito dopo gli anni ’90.

Come a dire che il decennio ’80 abbia seguito regole ‘temporali’ tutte sue e che se ne fosse distaccato volontariamente da quelle tradizionali per creare una sorta di ‘universo’ in tutti ci siamo ritrovati chi più e chi meno. Raccontarlo attraverso le canzoni, film, aneddoti e fatti storici non è semplice. È una cosa a parte, era un periodo temporale in cui tutto era più semplice e non ce ne siamo accorti.

Riparte, dunque, Forever 80s per altri nuovi appuntamenti che, come le altre rubriche avranno un po’ il monopolio della giornata stabilita. Non più un solo articolo al giorno, ma anche due o tre. Dipende, ovviamente, dai casi; dipende, ovviamente, dalle tematiche da trattare.

In questa ripartenza dopo la pausa estiva, ci soffermeremo, grazie anche alla canzone indicata nell’analisi della stessa. La sua origine, il suo essere fenomeno di culto e, perché anticipando anche una piccola serie di appuntamenti. Un nuovo ciclo che, ad essere sinceri, sarebbe dovuto partire all’inizio di questo 2022. Ma non è mai tardi per recuperare. Una serie di articoli in cui si ricorderà, per non dire anche, analizzerà il cinema dell’anno 1987. Non solo, non mancheranno articoli sulla musica, sui costumi, sugli eventi di quegli anni e perché no anche sulla letteratura.

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