Vladimir Putin pensava di vincere in tre giorni. Una frase, un’affermazione che non lascia scampo a qualsiasi altro tipo di equivoco e che, da un lato, mostra come i piani di un folle siano stati scombinati, dall’altro, da un popolo mai domo da quando questa tragedia è iniziata.
L’Ucraina si sta difendendo con le unghie e con i denti, mentre le minacce nucleari sono sempre all’ordine del giorno; minacce tali da bloccare, al momento, qualsiasi tipo d’intervento, sia unilaterale e anche multilaterale con la Nato. Eppure, la Russia, nella giornata di ieri, già provata dalle sanzioni che continuano a fioccare contro di lei, si ritrova anche la risoluzione, di condanna, da parte dell’Onu.
La Russia, in una delle dichiarazioni esternate ieri durante l’assemblea delle Nazioni Unite, ha tradito la stessa Onu e non solo, aggiungeremmo noi, anche i valori dell’Unione Europea. Sarebbe comunque più giusto non additare un’intera nazione, visto che una buona parte della popolazione sta protestando.
Semmai sarebbe più giusto puntare il dito contro il suo leader che ha organizzato un’invasione ingiustificata e fondata su minacce immaginarie e false giustificazioni. Queste sono anche le parole pronunciate dal Segretario di Stato americano Antony Blinken. Per quanto la sua volontà era quella di smilitarizzare l’Ucraina, con i bombardamenti ordinati da lui sta uccidendo solamente civili.
Sempre nella giornata di ieri era addirittura rimbalzata quella che sembrava una notizia abbastanza strana, per non dire inverosimile. Un dettaglio ulteriormente inquietante. I cieli sia della Finlandia che della Svezia sarebbero stati sorvolati dai caccia russi. Tutto questo era stato riportato non solo dall’ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu, man anche dalle dirette interessate. Esattamente dalla Svezia.
Soffiano venti da conflitto mondiale, insomma, nonostante nel secondo colloquio tra le delegazioni russe ed ucraine che si terrà esattamente oggi, dopo il rinvio di ieri, s’incominci a parlare di cessate il fuoco. La stranezza è che questa ipotesi viene avanzata, direttamente, dall’aggressore e non dalla vittima che a quanto pare continua a lottare strenuamente. Blinken, proprio in merito a ciò, ha definito il popolo ucraino una vera e propria fonte d’ispirazione per tutti.
Frattanto, la Cina ha chiesto alla Russia di ritardare l’invasione dell’Ucraina a dopo le Olimpiadi invernali che prenderanno il via dopodomani. Lo stesso paese asiatico, in merito alla votazione, per la risoluzione di condanna da parte dell’Onu alla Russia, si è completamente astenuta.
Quale tipo di soluzione uscirà dal negoziato non è dato saperlo e sarebbe anche un bene non avanzare ipotesi per alimentare false speranze. La sensazione, come espressa più volte dal Presidente francese Macron, è che questa guerra si trascinerà, di sicuro, per molti mesi ancora, dove la gente continua a scappare da quella parte di territorio, e che a causa di ciò il prezzo dell’energia continua ad aumentare.
Sempre ieri si è dovuto addirittura registrare un increscioso caso di censura all’Università Bicocca di Milano, dove il rettore per un momento aveva annunciato la sospensione del corso, gratuito, sullo scrittore Dostoevskij. Una mossa abbastanza imprudente che ha suscitato le proteste di molti e che ha portato a fare marcia indietro gli stessi vertici dell’ateneo.
Non sono mancati altre esplosioni, questa volta nella città di Kiev. A saltare in aria, molto probabilmente, la stazione dei treni della città. La città di Kershon, nel frattempo è nelle mani dei russi. Mentre gli Stati Uniti d’America sarebbero pronti a chiudere i porti per le navi russe e il tribunale della Corte dell’Aja ha avviato un’inchiesta per crimini di guerra contro la Russia.
Fino adesso la città di Kiev ha confermato che le vittime tra i civili sono oltre 2000, mentre la città di Mariupol, tramite il suo primo cittadino, ha affermato di essere rimasta senz’acqua e con 500mila persone in trappola.