Le tensioni internazionali di questi giorni ci hanno imposto una scelta abbastanza sofferta ma inevitabile. Per la prima volta ‘La canzone del lunedì’, la rubrica con la quale apriamo sempre la settimana a FreeTopix Magazine, in questo ultimo lunedì del mese non sarà pubblicata.

Le notizie di ieri e nonostante un incontro tra Zelenski e Putin non lasciano comunque tranquilli, specie quando proprio ieri lo stesso leader russo ha paventato ad una possibile minaccia nucleare. Non sappiamo ancora se effettivamente stiamo andando in quella direzione, non sappiamo se dopo questo incontro avverrà un cessate il fuoco oppure le ostilità continueranno.

Quello che è avvenuto ieri ha dato vita ad una sorta di escalation senza fine: con le minacce di Putin e, per la prima volta in assoluto, l’Unione Europea che ha preso una decisione storica. Ossia quella di fornire armi letali un paese terzo, un paese non facente parte della comunità europea. Non solo, l’Ue ha anche chiuso lo spazio aereo per i voli russi sul continente.

Una situazione che peggiora di minuto in minuto e che, nonostante la possibilità di questo incontro tra il leader ucraino e quello russo, non si è ancora certi che l’incubo finisca oggi. Zelenski, dal canto suo, non crede tanto in questo vertice. Non si fida di Vladimir Putin, il quale non ha comunque fermato l’offensiva dei suoi soldati.

Per le strade di Kiev di continua a sparare, sono stati colpiti tre orfanotrofi. La vecchia centrale nucleare di Chernobyl sarebbe tornata nelle mani dei russi. Durante questa notte ci sono state altre diverse esplosioni e non solo nella capitale, ma anche nella città di Kharkiv. Centinaia di case, ponti e stradi distrutte.

Le persone continuano a scappare da quella che un tempo era la loro terra, la loro nazione. In tutto ciò la Bielorussia afferma, in base ai media di Kiev, che sarebbe pronta ad affiancare le truppe russe. Sempre nella giornata di ieri, l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Joseph Borrell, ha dichiarato il timore, forse non tanto infondato, che la Russia non si fermerà solo all’Ucraina.

Nei fatti, nelle intenzioni di Vladimir Putin c’è una vera e propria ‘politica’ di aggressione nei confronti di altri popoli. E mentre l’isolamento del premier russo non si ferma, con varie prese di posizione da ogni parte del mondo, lo stesso Borrell avrebbe anche specificato che il blocco dello Swift, ovvero il sistema di pagamenti internazionali, non sarà totale. L’attivazione del blocco, molto probabilmente ci sarà oggi, ma alcune banche non saranno investite da questa soluzione che sta per essere adottata.

Anche ieri non sono mancate, nelle città più importanti del mondo, manifestazioni in favore della pace. Manifestazioni e proteste che non sono mancate neanche in Russia. Soprattutto a San Pietroburgo dove è dovuta intervenire la polizia che ha dovuto sgombrare le strade. I dimostranti sono stati picchiati e trascinati a terra dagli agenti di polizia in tenuta antisommossa.

Se oggi si terraà il colloquio tra Putin e Zelenski allo stesso tempo, Biden sentirà telefonicamente gli alleati per valutare il prossimo passo da mettere in atto.

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