Da questa mattina la guerra si è spostata Kiev, i russi sono entrati, penetrati nella capitale dell’Ucraina. Un missile ha colpito un’abitazione civile e nel frattempo, proprio mentre stiamo scrivendo questo articolo l’allarme antiaereo sta riecheggiando per la città. Intanto, sempre in queste ore, il Presidente Zelenski ha smentito le voci di una resa, ha rifiutato il ‘passaggio’ da parte degli Stati Uniti per abbandonare la nazione, rispondendo che ha bisogno di armi.

Armi che stanno arrivando da parte di Macron, il quale ha anche affermato che questa sarà una guerra molto lunga e molto probabilmente anche molto complessa. Inoltre, la Francia, avrebbe bloccato, nelle ultime ore, un cargo russo per violazione delle sanzioni imposte per l’attacco voluto da Putin. L’Ucraina, inteso proprio come popolo ucraino, a quanto pare si sta comportando come quando la città di Napoli reagì all’invasione tedesca. Ammettiamolo: è un episodio molto forte ma che forse rende il senso di tutta questa folle situazione.

Infatti, il sindaco della capitale ha affermato che i russi sono stati respinti una prima volta, con la certezza di tornare alla carica molto presto. Frattanto alcuni cittadini continuano a rimanere nascosti sotto la metropolitana, la quale funge come bunker per ripararsi dai bombardamenti. Inoltre, è stato anche imposto il coprifuoco dalle 17 in poi. chiunque circolerà per strada dopo l’orario indicato verrà considerato come un nemico.

Da ieri stanno rimbalzando su tutti i mass media le agghiaccianti immagini di quel carro armato russo che si lancia contro un’auto civile, schiacciandola. Al volante c’era un’anziana signora che si è salvata per miracolo. Questo ed altro sta succedendo in quella parte di mondo, mentre le reazioni non continuano a mancare.

Reazioni da ogni settore della società: dal mondo dello spettacolo, il quale vedrebbe fuori la Russia dall’European Song Contest di maggio; il calcio che ha spostato la finale del 28 maggio di Champions League dalla città San Pietroburgo a Parigi. La Polonia che si rifiuta di giocare il playoff valevole per i mondiali in Qatar. Nel settore economico la Russia sembra essere fuori anche dal sistema di pagamento internazionale, il cosiddetto Swift.

Nel mentre le notizie continuano sempre a rincorrersi e persino ad accavallarsi l’una sull’altra, la Polonia ha annunciato che i 100 mila profughi ucraini sono giunti davanti ai suoi confini. Anche Papa Francesco vuole dare il suo contributo: l’intenzione sarebbe quella di dialogare con un Putin, con la speranza di farlo tornare sui suoi passi, cosa abbastanza difficile.  

Tutta questa mobilitazione si spera che possa bastare non basta ora, ma si spera che la pressione aumenti sempre di più nei confronti di un Putin sempre più isolato. In tutto questo non dobbiamo dimenticare una buona parte di Russia che protesta contro questa operazione militare.

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