Per le nuove generazioni è conosciuto come Frank Reagan, comandante del Dipartimento di Polizia di New York. Per quelli che sono nati negli anni ’80 o che in quel periodo erano ragazzini sarà per sempre ricordato come l’investigatore privato più informale nella storia della televisione: Thomas Sullivan Magnum IV. Il telefilm si chiamava ‘Magnum P.I.’.

Di sicuro oggi, se avessimo la fortuna d’incontrarlo per strada, gli faremmo gli auguri dicendogli: per altri cento anni, Tom. Si, molto probabilmente sarebbe questo il nostro approccio con lui e, ricordando una frase che ripeteva sempre nel suo iconico telefilm, ‘lo so cosa state pensando’: molto probabilmente davanti alla sua presenza saremmo un po’ più formali e meno aperti con lui.

In fondo, però, ad osservarlo ed immaginarlo nel ruolo dell’investigatore molto fuori dagli schemi della storia delle serie tv, che nel decennio 1980 ha interpretato, diventando così un’icona mondiale, la voglia di dargli del ‘tu’ è quasi spontanea. Come se fosse un amico che si conosce da molto tempo. Non a caso Magnum si chiamava proprio come lui: Tom. Eppure, Mister Selleck per quel ruolo ne perse un altro.

La storia la conoscono tutti, era proprio tra il 1980 ed il 1981 quando l’attore di Detroit, nato proprio oggi di 77 anni fa, quando venne contattato da Steven Spielberg per recitare nel primo Indiana Jones. Purtroppo, dovette rifiutare a causa, si fa per dire, del contratto che lo legava alla produzione di ‘Magnum P.I.’. Certo, la domanda sorge spontanea: semmai avesse ricoperto quel ruolo al posto di Harrison Ford come sarebbe stata la sua carriera cinematografica?

Si sarebbe trasformato ugualmente in un mito vivente? Oppure si sarebbe bruciato subito? La storia, per ogni cosa e persona non si fa né con i se e con i ma, anche perché ognuno vive le esperienze a modo proprio; nonostante ciò, il dilemma rimane. Attraverso quel ruolo, Tom, si trovava a suo agio. Molto probabilmente oltre alla bravura c’era anche da tenere a mente un particolare non di poco conto. L’investigatore privato era un marine degli Stati Uniti d’America reduce della guerra in Viet-Nam. Anche Tom Selleck ebbe la stessa esperienza. In quel telefilm si dice anche che in più di un’occasione improvvisò alcuni momenti esilaranti.  Durante e anche dopo la fine della produzione di ‘Magnum P.I.’, nel 1988, provò la strada del grande schermo ma senza successo.

I titoli che si ricordano di più sono ‘Runaway’, ‘Tre scapoli e un bebè’ e ‘Carabina Quickley’. Scrollarsi di dosso quel ruolo non era di certo facile. Ed anche oggi, vederlo nel ruolo del capo della polizia di New York in ‘Blue Bloods’ dal nome Frank Reagan, è impossibile non ricollegarlo a quel periodo d’oro delle serie televisive anni ’80 che, addirittura, venivano considerate ‘film’ di serie B e che solo oggi vengono valorizzate molto di più rispetto ad allora.

Auguri Tom!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *