No, non è proprio un tormentone di Capodanno e forse mai lo sarà. Il titolo, però, in questo 31 dicembre 2021 suggerisce altro. ci ispira o almeno ci ricorda il un conto alla rovescia finale che, guarda caso, si fa la notte tre l’ultimo e il primo dell’anno. Un singolo anni ’80 e che non solo ci permette di confermare l’ultimo appuntamento della rubrica, per questo 2021, ma che ci accompagna verso il nuovo anno. Verso il 2022 che ormai è prossimo ad entrare nelle nostre vite. Con la speranza che possa portarvi tante soddisfazioni a chiunque di voi.

La canzone non ha alcun bisogno di presentazione. È un cult di quel decennio ed è, forse, se non la più famosa di sicuro una delle più famose in assoluto di quell’epoca: The Final Countdown. Scritta da Joey Tempest, leader indiscusso del gruppo musicale degli Europe, inizialmente proprio questo brano non venne neanche preso in considerazione e nemmeno lontanamente valutato come possibile successo. Strano, vero? Però possiamo dirvi che, parafrasando un film di Massimo Troisi, ‘Le vie del Signore sono infinite’.

Ufficialmente, per ‘The Final Countdown’, c’è bisogno di tener presente una data: 10 febbraio del 1986. Non basta, però. Il periodo, reale, di ideazione, di sviluppo o di composizione, come meglio preferite, risale proprio a quarant’anni fa. Le cronache musicali riportano che il famoso incipit è stato realizzato proprio a cavallo tra il 1981 ed il 1982.

In quella circostanza lo strumento musicale fruito da Tempest non fu il classico pianoforte ma bensì un sintetizzatore che gli fu prestato dal tastierista Mic Michaeli. Una volta fatto ascoltare ai membri del gruppo John Norum, chitarrista, espresse dell’evidenti perplessità al riguardo a quella composizione.

Fortunatamente, Joey Tempest, tenne durò fino all’ultimo per confermare la sua intuizione creativa; soprattutto nel momento in cui si doveva scegliere il titolo da attribuire all’album.

A distanza di ormai quasi trentasei lunghi anni, ‘The Final countdown’ è diventato molto di più della classica canzone. È un evergreen da ascoltare e riascoltare.

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