Il 1927 non è stato solamente l’anno della nascita, definitiva, della coppia Stanlio e Ollio, grazie anche all’intervento del produttore Hal Roach. In quei dodici mesi accadde anche un ulteriore evento nella storia del cinema. Fino a quel momento tutti i film realizzati erano supportati, nei dialoghi, con scritte che spezzettavano le immagini accompagnate da una musica composta al pianoforte.

Il sonoro stava incominciando a fare il suo esordio proprio in quel periodo, per non dire in quell’anno. Gli stessi Stan Laurel e Oliver Hardy si posero nei confronti di quella che era, di fatto, innovazione tecnologica, con un atteggiamento diffidente. Temevano che le loro caratteristiche non avrebbero fatto più presa sul pubblico. Caratteristiche, come abbiamo detto in precedenza che stavano emergendo piano piano nel corso della loro gavetta, che erano essenzialmente fondate sulla mimica del viso.

Altra preoccupazione era relativa anche al loro modo di parlare, al loro modo di storpiare gli accenti delle singole parole che pronunciavano. Pensavano di non ottenere più il successo che avevano guadagnato prima di unirsi professionalmente. Fortunatamente sia per loro e sia per il cinema stesso la storia del cinema è andata diversamente.

Dal 1927 al 1940, ovvero quando il sodalizio con il loro produttore storico Hal Roach non naufragò definitivamente, Stanlio e Ollio conquistarono pubblico e critica, mediante film, seppur di brevissima durata, in cui le risate erano garantite. Se dal 1927 le opere cinematografiche erano duravano dieci minuti, con l’inizio del nuovo decennio i due furono impegnati nella lavorazione di filmati di 1 ora, massimo un’ora e mezza. Prima di ricordare i loro più grandi successi di quel periodo, appare giusto analizzare le singole caratteristiche comiche sia dell’uno che dell’altro.

A parte il vestirsi quasi identico e badate bene abbiamo detto quasi, difatti Stanlio usa il papillon mentre Ollio la cravatta, che la sventola per rispondere ad un saluto, i cappelli che indossano entrambi sono identici, sarebbe più corretto usare il termine bombetta.

Stanlio è quello più allegro, quasi furbo; è un combina guai e dai quali riesce sempre a scamparla, mentre Ollio ne subisce sempre le conseguenze, divertenti s’intende. I capelli sono a spazzolino e se li gratta sempre. Tra i due, anche se sarebbe inutile precisarlo, il più corpulento è Ollio. Quest’ultimo, tra il 1937 il 1951 aumenterà quasi dismisura a causa di evidenti problemi di peso.

Stanlio è colui che riesce a fare alcuni giochi con le mani che il suo amico non riesce a fare. Altra particolarità è quella del pianto acuto, sempre dello stesso Stanlio, che viene originato quando quest’ultimo intuisce di aver combinato un pasticcio. un ulteriore particolare fra i due emerge verso la fine del film: ad avere la peggio è sempre Ollio, mentre Stanlio si salva sempre in ogni modo.

Dicevamo dei titoli che girarono insieme a partire da quel lontano 1927, tenendo presente la distinzione tra cortometraggi muti, 34; 45 cortometraggi sonori e ben 27 lungometraggi. In totale furono 106 le produzioni che realizzarono insieme. Se ‘Zuppa d’anatra’ rappresentava il loro primo e indiscutibile successo, non bisogna dimenticare ‘Muraglie’, uscito esattamente novanta anni fa, insieme a ‘I due legionari’; senza dimenticarsi de ‘I figli nel deserto’. Ancora: ‘Scegliete una stella’, ‘Fra diavolo’, ‘Gli allegri eroi’ ribattezzato anche ‘Gli allegri scozzesi’, ‘Nel Paese delle meraviglie’, ‘La grande festa’, ‘I diavoli volanti’, ‘La battaglia del secolo’, fino ad arrivare a ‘I fanciulli del west’ o conosciuto anche come ‘Allegri Vagabondi’

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Tutti titoli entrati nella storia del cinema, tutti titoli considerati, ancora oggi, dei veri e propri classici. Tutti film acclamati. Il loro successo non conosceva arresti di alcun genere, almeno in quel periodo. Eppure, nel lontano 1941, l’anno del film ‘Cari Amici’, incominciò a succedere qualcosa. Alcuni supposero che ci fossero dei contrasti fra i due, mai emersi in pubblico. La realtà era un’altra: lo stesso Stanlio aveva problemi con il loro produttore storico: Hal Roach.

I contrasti emersero, paradossalmente, tra il 1938 ed il 1940 ed erano di natura prettamente economica, nonostante il coinvolgimento di situazione parallele che mettevano altra benzina sul fuoco. Tutto sarebbe iniziato durante la lavorazione di un film, un rifacimento addirittura, di una loro pellicola realizzata nove anni prima. Era uno dei primi film sonori girati dalla coppia: ‘Non abituati come siamo’. Ma il film uscì con il titolo: ‘Stanlio e Ollio: teste dure’.

Seppur le motivazioni furono economiche, il vero motivo che portò la rottura dei due con Hal Roach fu proprio per i guai sentimentali di Stanlio e delle trame proposte dal medesimo. Si, proprio così. Fino adesso non abbiamo mai specificato chi fosse l’autore dei geniali sketch che fecero la fortuna del duo storico: era lo stesso Stan Laurel. Autore, come suo padre, di tanti scritti che, almeno nella sua epoca, diventati film di successo.

Tornando ai contrasti tra Stan e Hal Roach, ci fu addirittura chi cercò di mediare fra i due. Colui che si prese questa responsabilità fu il figlio del produttore, inutilmente però. Il contratto venne risolto il 12 agosto del 1938 e per due anni, anche se come abbiamo detto che nel 1941 uscì l’ultimo film, rimasero senza casa di produzione.

Non lavorando durante quel biennio iniziarono a sorgere, per loro, dei problemi economici, seppur non proprio evidenti, però situazioni che non portavano tranquillità: da alcune tasse arretrate, all’assegno di mantenimento delle loro ex-mogli, a causa dei loro matrimoni falliti.

Fu proprio il nuovo manager a garantire, a loro, un nuovo contratto e non più con una piccola casa di produzione ma, addirittura, con la 20 Century Fox. Quello che era più gasato fra i due era proprio Stan, ma purtroppo si dovette ricredere. Nella piccola casa di produzione di Hal Roach, Stan Laurel, gli veniva garantito il controllo totale del lavoro: scrittura, improvvisazione, riprese e addirittura montaggio. Mentre nella grande casa di produzione la realtà era ben diversa. Una realtà da lui stesso definita ‘catena di montaggio’. Ogni tassello della produzione spettava ad un ufficio competente.

L’esperienza, però, non si limitò solamente alla 20 Century Fox. I due firmarono anche per la Metro Goldwyn-Meyer. Era però chiaro a tutti, però, che il loro periodo stava per terminare.

CONTINUA…

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