Primo vero appuntamento con ‘Recupero estivo’ e lo facciamo parlando di cinema e più precisamente nell’analizzare, seppur velocemente, un film che non viene ricordato molto positivamente da alcuni critici; e che nonostante tutto rimane indimenticabile per una diversa serie di motivi.

Stiamo parlando di ‘Robin Hood – Principe dei Ladri’ uscito il 14 giugno del 1991. In quell’occasione, a vestire la classica calzamaglia verde dell’eroe leggendario inglese, ci pensò Kevin Costner dopo che l’attore britannico Cary Elwes si rifiutò di prendere parte al progetto, perché non sufficientemente convinto della sceneggiatura. In quello stesso anno, sempre Cary Elwes, partecipò addirittura alla parodia del film al quale avrebbe dovuto prendere parte, diretta da Mel Brooks.

Ci aveva visto così lungo l’attore inglese? Forse sì o forse no. Sta di fatto che il film, per molti non convinse in pieno nemmeno con la scelta di un cast di tutto rispetto e non solo, quindi, per Kevin Costner. Da Mary Elizabeth Mastrantonio, che sostituì la prima scelta Robin Wright, a Micheal Wilcott. Da Morgan Freeman ad Alan Rickman. Per non dimenticare la sorprendente apparizione di Sean Connery.

Diretto da Kevin Reynolds e accompagnato dalla splendida canzone di Brian Adams, il film, scritto da Pen Densham e John Watson, aggiunge alla storia classica alcuni elementi che nelle precedenti versioni non erano presenti. Come il personaggio interpretato dallo stesso Freeman e la misteriosa strega, che influenzava le decisioni dello sceriffo di Nottingham, con il volto di Geraldine McEwan. Ancora: la scoperta di un fratello da parte del protagonista, interpretato da un giovane Christian Slater.

Novità che forse hanno di fatto storcere il naso anche a coloro che erano cresciuti con le precedenti versioni. Kevin Costner, dal canto suo, aveva una bella responsabilità. Quella di non far rimpiangere attori come Erroll Flynn e che divennero famosi con quel ruolo o che comunque lo valorizzarono ancor di più. Senza dimenticare che lo stesso Costner, in quegli anni, era stato nominato come ‘Il mito degli anni ‘90’. Quindi c’erano tutte le premesse per realizzare un’opera cinematografica indimenticabile.

Anche il botteghino ha raccontato qualcosa di diverso con i numeri. Il film, costato 50 milioni di dollari, ne incassò, in tutto il mondo, la bellezza 390.500.000 milioni di dollari. Solo in patria raccolse, però, 165 milioni di dollari. La critica comunque elogiò la performance di Morgan Freeman e di un Alan Rickman in stato di grazia. Mentre Kevin Costner si aggiudicò, purtroppo per lui, il Razzie Award come peggior attore protagonista. Christian Slater, invece, lo sfiorò.

Due anni più tardi, quando il film venne mandato in onda per la prima volta in televisione, era il 4 ottobre del 1993, lo share fu di 12 milioni di telespettatori. In sostanza ‘Robin Hood – Principe dei ladri’, nonostante il successo di pubblico, è apparso come una visione leggermente più dark. Allontanandosi dai canoni classici, mantenendo quell’alone di romanticismo proprio grazie alla canzone di Brian Adams. Un’occasione persa a metà, di sicuro, ma senza bocciarlo completamente. Perché in fondo ogni epoca ha la propria versione di Robin Hood e per quante versioni si realizzeranno in futuro, sarà sempre una grande attesa. Come lo fu anche per quella con Kevin Costner.

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