Siamo ad Arlington, una piccola cittadina dello stato della Virginia, negli Stati Uniti d’America. Si estende all’interno dell’area metropolitana di Washington, sulla sponda sinistra del fiume Potomac. Questa contea è famosa soprattutto per ospitare il Cimitero Nazionale, dove vengono sepolti gli eroi militari, e molti uffici federali tra i quali il Pentagono.

Prossimamente Amazon aprirà qui la sua seconda sede mondiale, ispirata alla biofilia, chiamata “The Helix” (“L’Elica”). Nonostante oggi molti dipendenti della società lavorino da casa, a causa della pandemia in atto, la sede di Arlington creerà 25.000 nuovi posti di lavoro per un investimento pari a 2,5 miliardi di dollari, nel prossimo decennio.

Lo studio di architettura NBBJ ha svelato, in questi giorni, le prime immagini. “The Helix” sarà una torre a forma di spirale: un edificio iconico che farà parte di un più ampio progetto di campus aziendale che comprende altre tre torri e svariati spazi verdi.

 La sostenibilità e la biofilia.

Il campus sarà composto da diversi edifici. Avrà uno spazio comunitario di 2mila metri quadri e un anfiteatro all’aperto da 250 posti. E ancora: un mercato agricolo locale, un cinema, un centro per l’infanzia, uno spazio dedicato ai cani e un’area per i ristoranti con molti posti a sedere, sempre all’aperto.

I tre edifici principali saranno concepiti per fornire ai dipendenti molte zone di collaborazione, una costante luce naturale e una interazione diretta con la natura. Il design trae ispirazione da un concetto semplice e ricercato, la biofilia.

Edward Wilson, biologo evoluzionista e professore di Harvard, coniò questa idea negli anni ’80. Formulò il suo pensiero descrivendolo come il «bisogno umano di legarsi ad altri esseri viventi». Si tratta, quindi, del nostro legame con la natura, risultato di un processo evolutivo di milioni di anni. L’uomo proviene dalla natura ed è al suo interno e in interazione con essa che si è evoluto: va quindi considerato un elemento della natura, come tutte le altre forme di vita. In noi agisce la stessa forza vitale che è presente negli animali e nelle piante, e facciamo parte della rete della vita, del “Web of Life”, per usare l’espressione coniata proprio da Wilson.

Attraverso questo continuo contatto con la natura, il nuovo campus di Amazon promuove il benessere e l’esercizio fisico, la capacità dei dipendenti di scegliere quando, come e dove lavorare e un forte legame con la comunità locale, favorendone l’interscambio.

I nuovi edifici saranno progettati per essere LEED Platinum, la più alta certificazione per uno sviluppo sostenibile rilasciata dal “Green Building Council” degli Stati Uniti. Il progetto include un sistema di riscaldamento e raffreddamento centralizzato, completamente elettrico, che funzionerà con energia rinnovabile al 100%. Questo percorso porterà l’intera struttura ad essere a zero emissioni di carbonio entro il 2040.

La bellezza dell’elica.

Interagire in un luogo speciale, in cui tutti i dipendenti possono lavorare o rilassarsi immersi nella natura, ritrovare l’innato desiderio umano di connettersi con essa, è l’obiettivo principale con cui è stata concepita “The Helix”, l’edificio più rappresentativo della nuova sede.

La bellezza naturale di una doppia elica può essere ritrovata in ogni forma del nostro mondo: dalla geometria del DNA alla forma elementare delle galassie, dai modelli meteorologici alle pigne e conchiglie.

L’Helix offrirà una varietà di ambienti di lavoro alternativi, tra rigogliosi giardini e alberi originari della regione. Una vera doppia elica nella forma e nella struttura: questo edificio sarà caratterizzato da due percorsi paesaggistici pedonali che saliranno a spirale. Il dipendente si ritroverà a contatto con piante che potrebbe benissimo ritrovare durante un’escursione nelle “Blue Ridge Mountains” della Virginia.

Inoltre, secondo l’idea che la tecnologia innovativa spesso deriva dall’intersezione tra arte e scienza, gli architetti hanno pianificato degli spazi residenziali per artisti, da ospitare all’interno dell’edificio. Gli artisti locali, in collaborazione con i dipendenti, saranno ispirati dalla natura mentre creano le loro opere. Il campus sarà aperto alla comunità locale, in modo che tutti abbiano l’opportunità di godersi questo ambiente unico.

A misura d’uomo.

Il progetto prevede la creazione di circa un ettaro di spazi aperti accessibili, per uso pubblico. Un anfiteatro potrà ospitare concerti, ci saranno mercati ortofrutticoli e proiezioni di film all’aperto. Un bosco offrirà zone più ombreggiate per il relax. Punti di vendita al dettaglio e ristoranti saranno situati in tutto il campus. Gli uffici includeranno anche uno spazio per un asilo nido, uno per i cani e un’area di ristorazione, con molti posti a sedere nel verde. Questo progetto integra quindi diversi modi con cui è possibile promuovere il senso di comunità e di interazione.

Gli spazi accessibili al pubblico, in tutto il sito, saranno prioritari per i pedoni che potranno scegliere tra aree dedicate al verde o piccoli centri commerciali. Non ci saranno veicoli a motore. Un investimento significativo del progetto è stato pensato per spostare tutti gli accessi dei veicoli nel sottosuolo, per promuovere un ambiente pedonale sicuro e accogliente. I visitatori non vedranno neanche i veicoli di servizio poiché tutte le consegne e le attività di questo tipo avverranno anch’esse sottoterra, liberando ancora più spazio per la comunità. Ci saranno invece moltissime piste ciclabili protette e parcheggi per circa 1000 bici, e ogni edificio avrà ingressi e strutture loro dedicati.

Gli architetti hanno lavorato a questo progetto per oltre due anni. L’obiettivo è di portare natura e creatività, spesso correlate, in questo straordinario campus per generare idee e collaborazione, all’insegna della biofilia.

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