Coinvolgente, drammatico e stimolante. Si vede dal primo fino all’ultimo episodio, di fila, senza mai stancarsi. Senza mai averne abbastanza. E adesso che lo scorso 1° marzo è stata annunciata, doverosamente, l’inizio della lavorazione della quarta stagione, i fans più sfegatati sono in fervente attesa. Stiamo parlando della serie televisiva ‘Cobra Kai’, seguito perfetto della serie cinematografica di Karate Kid, di cui il primo capitolo uscì nel lontano 1984.

Vedendola, la convinzione che un possibile sequel o reboot, per di più a distanza di molti anni, non possa minimamente presentare lo stesso livello iconico dell’originale diventa completamente errata. ‘Cobra Kai’ è un ibrido di atmosfere, di epoche, quella anni ’80 e quella attuale, e di generazioni che si mescolano per diventare una perfetta continuazione, altrettanto epica, del primo capitolo con il quale tutti quanti siamo cresciuti.

E Daniel Larusso, ovvero Ralph Macchio, e Johnny Lawrence, al secolo William Zabka, non sono solamente cresciuti, ma sono ormai invecchiati. Ancora credibili nei loro ruoli e credibili, anche, come ‘Sensei’ per i ragazzi di oggi privi, così sembra, di veri punti di riferimento.

Il protagonista principale, però, non è solo l’iconico Daniel Larusso ma anche il suo primo rivale, Johnny Lawrence. Una scelta, quella degli autori, che si è rivelata geniale grazie, anche, al modo in cui la trama è stata sviluppata. Facendo entrare, nell’universo ‘Karate Kid’, nuovi personaggi, soprattutto adolescenti, ben pensati, costruiti e proposti, tanto da determinare, come giusto che sia, uno mero passaggio di consegne tra gli eroi vecchi e quelli nuovi.

Eppure, per come è terminata la terza stagione uscita lo scorso 1° gennaio, le carte in tavola sono state mescolate così tante volte che ancora si deve capire bene chi trionferà alla fine di questa lunga contesa. Nonostante, ripetiamo, sembra esser arrivata a metà del percorso da raccontare.

Per il momento ‘Cobra Kai’ non ha ricevuto alcun riconoscimento, tranne quello del pubblico. Frantumando diversi record tra il 2018 ed il 2020. Il primissimo episodio ha ottenuto su Youtube, pubblicato gratuitamente, ben 5.4000.000 milioni di visualizzazioni in sole 24 ore, superando 3.200.000 milioni di ‘Lost in space’ pubblicato nella stessa giornata su Netflix. Due anni dopo, una volta approdato sulla piattaforma streaming indicata, tra il 28 ed il 29 agosto del 2020 è risultata essere la serie più vista in assoluto. Sempre in merito al primo episodio.

Ma come detto: visto il primo, poi, segui tutti gli altri, scoprendo una trama che si muove tra un presente ed un futuro incerto, senza dimenticare il passato. Facendo partecipare tutti, ma proprio tutti gli attori che hanno preso parte ai quattro precedenti film.

La sensazione è che il successo delle prime tre stagioni non sono il frutto di un qualcosa di occasionale. Sia la prima, che la seconda e la terza sono il frutto di un progetto studiato a tavolino e poco sviluppato attraverso l’improvvisazione. Ogni trama e sottotrama è stata studiata nei minimi dettagli.

Anche la durata degli episodi, mezz’ora ciascuno, è il frutto di una scelta ben mirata. Ovvero creare uno show per gli adolescenti di oggi, senza dimenticare lo spirito degli anni ’80. Facendo conoscere tutti i personaggi che sono apparsi nella saga cinematografica realizzata tra il 1984 ed il 1994.

Fino adesso oltre ai già citati attori, non bisogna dimenticare la partecipazione di Martin Kove, nel ruolo del temibile John Kreese; Yuji Okumoto nel ruolo di Chozen; Tamlin Tomita nel ruolo di Kumiko ed Elizabeth Shue nei panni di Ali Mills. Ci sarebbe anche Pat Morita. L’attore divenuto famoso per il ruolo del mitico Maestro Myagi, deceduto il 24 novembre del 2005, appare attraverso i ricordi di Daniel Larusso ed immagini d’archivio.

Con la lavorazione della quarta serie si attendono altri personaggi già apparsi. Si ipotizza Hilary Swank, vista nel quarto ed ultimo capitolo. Per non dimenticare il più papabile: il nemico visto nel terzo film del 1989: l’altrettanto temibile Terry Silver, interpretato dall’attore Thomas Ian Griffith. Per scoprirlo non ci resta che attendere.

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