Qualche settimana fa avevamo promesso che alcuni fatti avvenuti nel gennaio del 1981 sarebbero stati recuperati, seppur con qualche ritardo. Fatti, che in alcune occasioni, non sempre sono eclatanti per essere ricordati ma che, comunque e soprattutto per il ‘valore’ storico che possiede questa pagina, è sempre bene non lasciare nel dimenticatoio.

Si ritorna indietro di quasi 27 giorni, il 1° gennaio di quaranta anni fa per l’esattezza. Quando il piccolissimo Stato insulare Palau decide di autogovernarsi. Un articolo, questo, che pacificamente potrebbe far parte anche delle rubriche dedicate alle curiosità, ‘Minerva’, e quella interamente dedicata alla ‘Storia’ e che, comunque, sarà inglobato anche in esse.

La Repubblica di Palau, anche Belau, è in realtà un piccolo Stato, insulare come specificato in precedenza, facente parte dell’arcipelago delle Isole Caroline e situato nell’Oceano Pacifico e si trova a cinquecento chilometri ad est dalle Filippine. E’ ancora oggi, a quanto sembra, lo stato meno popoloso del mondo. Ha ottenuto la propria indipendenza tardi. Quasi trenta anni fa, nel 1994, grazie agli Stati Uniti d’America.

Ma cosa successe in quel primo gennaio del 1981? Accadde che in questa piccola isola entrò in vigore la propria carta costituzionale. La scelta dello Stato insulare permise, nell’immediato, due d’inaugurare l’epoca dell’autogoverno e, contemporaneamente, di staccarsi, definitivamente, dalla Micronesia. La Micronesia, come la stessa Palau, le Isole Marshall e le Marianne Settentrionali, dal 1947, vennero governate su mandato per il controllo del territorio fiduciario delle Isole del Pacifico, attraverso le Nazioni Unite, dagli Stati Uniti d’America.

Gli stessi U.s.a., due anni prima, strapparono questi territori all’indomani della vittoria nella Seconda guerra mondiale al Giappone. Lo Stato di Palau, rispetto agli altri territori menzionati, è stato l’ultimo ad ottenere, in via definitiva, l’indipendenza nel 1994, legandosi agli stessi americani.

Ma il decennio 1980 per questa piccola isola continuò in modo drammatico: esattamente negli anni 1985 e 1988, due presidenti morirono in modo tragico. Haruo Remelik, nel 1985, morì assassinato; Lazarus Salii, nel 1988, si suicidò.

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