Trentesimo anniversario per il cult natalizio

Sono passati trent’anni dalla uscita di questo cult movie, ‘Mamma ho perso l’aereo’. Ogni anno per Natale la tv commerciale ci ripropone nel loro palinsesto quasi sempre l’intera saga: ‘Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York’ (1992, secondo e ultimo interpretato da Macaulay Culkin), ‘Mamma, ho preso il morbillo’ (1997 con Alex D.Linz), ‘Mamma, ho allagato la casa’ (2002 con Mike Weinbera).

La visione del film ‘Mamma ho perso l’aereo’ rievoca nella memoria degli spettatori nati negli anni ’80/’90 una partecipazione affettiva e di svago goliardico. Kevin (Macaulay Culkin) il protagonista del film desidera agire liberamente in modo scanzonato senza essere ripreso/sgridato dagli adulti. Sentirsi grandi richiede anche responsabilità.

Kevin dopo un attimo di esitazione, decide di agire per salvaguardare la propria abitazione. Attua un piano di difesa geniale contro i due ladri Harry Lime e Marv Merchants i “banditi del rubinetto”; non mancano gag memorabili e lo spirito di incoscienza del piccolo protagonista.

In suo soccorso arriva un personaggio particolare, un anziano eremita di nome Marley (Roberts Blossom), conosciuto qualche giorno prima in chiesa. Nonostante le cattive voci sul suo conto Kevin riesce a instaurare un dialogo e un rapporto di fiducia reciproca.

Questo scambio intergenerazionale diventa un arricchimento per entrambi. Con un happy end per ambedue: Marley dopo molti anni può ricongiungersi con suo figlio e sua nipote; Kevin riabbraccia la sua famiglia e comprende l’importanza e il valore del nucleo familiare.

L’idea e il soggetto del film venne in mente allo sceneggiatore John Hughes. Si trovava in Europa insieme alla sua famiglia, quando si domandò cosa sarebbe successo se uno dei suoi bambini fosse rimasto accidentalmente a casa da solo. L’idea divenne un soggetto con delle possibili scene e per ultimare la sceneggiatura impiegò nove giorni.
Lo script finì in modo piuttosto casuale nelle mani del regista Chris Columbus, che accettò di dirigere senza rendersi conto che questa sarebbe passata alla storia.

Una commedia per la famiglia, senza la famiglia» recitava nel 1990 la tagline della locandina di ‘Mamma Ho Perso l’Aereo’ (in originale Home Alone), mentre mostrava in primo piano il piccolo protagonista Macaulay Culkin che si portava le mani al volto in un urlo tanto stupito quanto preoccupato, pensato come parodia de L’urlo di Edvard Munch.

Le riprese si sono svolsero dal 14 febbraio 1990 al 16 maggio; per il ruolo di protagonista, Chris Columbus visionò un totale di 200 bambini, prima di scegliere Macaulay Culkin su suggerimento di John Hughes, che lo aveva diretto in Io e zio Buck. Robert De Niro fu contattato per la parte di uno dei ladri, così come Jon Lovitz; entrambi gli attori rifiutarono però il ruolo del topo d’appartamento.

Joe Pesci accettò e si dimostrò perfetto per la parte. Addirittura fin troppo dedito ad essa. Infatti per ottenere la miglior dinamica possibile con il giovane protagonista, sul set cercò in ogni modo di provocare in Macaulay Culkin una paura autentica verso il suo personaggio. Nella famosa scena in cui Kevin finisce sospeso su un appendiabiti Pesci, in un take di prova, morse volutamente un dito di Culkin fino a staccargli un pezzetto di pelle.

Un’altra scena indimenticabile è senz’altro l’urlo assordante di Kate McCallister (Catherine O’Hara) dopo aver scoperto che Kevin non è in aereo con loro. Per scegliere la location giusta Columbus e il suo staff impiegarono diverse settimane. Alla fine la scelta cadde su una casa a Winnetka, nell’Illinois, perfetta in quanto dall’aria al tempo stesso “calda” ma anche “minacciosa”.

Per le scene in sala da pranzo e le stanze del primo piano sono state riprodotte in studio. La casetta sull’albero di Kevin: in realtà fu costruita appositamente per il film e demolita a fine riprese. La proprietà ha assunto negli anni un valore inestimabile e nel 2012 i proprietari, gli stessi di quando venne girato il film, i coniugi Abendshien vendettero l’abitazione per circa 1 milione e mezzo di dollari. Oggi è diventata un’attrazione turistica.

Che il film abbia effettivamente qualcosa di “borderline” è chiarissimo nella capacità di mixare l’ambientazione da comedy natalizia a quella di un action che ricorda moltissimo gli slapstick del passato. Inteso come quel filone comico in cui il linguaggio del corpo, spesso colpito e maltrattato, ha una funzione primaria nella narrazione del film.

Anche e soprattutto per questo ingrediente narrativo, Mamma ho Perso l’Aereo ebbe un successo clamoroso al botteghino totalizzando un guadagno mondiale di 476.684.675, a fronte di un budget di produzione di appena 18 milioni di dollari. Il film uscì negli Stati Uniti d’America il 16 novembre 1990 ed in Italia il 18 gennaio 1991.

Negli Stati Uniti è stato campione d’incassi assoluto della stagione invernale, mantenendo il primo posto al botteghino per dodici settimane consecutive, dal 16 novembre 1990 al 7 febbraio 1991. Ha successivamente mantenuto la top ten fino al periodo pasquale.

Fu il più alto incasso dell’anno negli Stati Uniti. Il secondo complessivo in tutto il mondo dopo ‘Ghost – Fantasma’, resta comunque il primato di “commedia live action” che ha incassato più al mondo. Dal 1991 il film è stato riproposto in televisione più volte, in particolare durante le festività natalizie, riscuotendo anche a distanza di anni un discreto successo.

Il film, la cui trama si svolge a cavallo tra il 22 e il 25 dicembre, viene considerato ormai un classico dei film natalizi. ‘Mamma ho perso l’aereo’ è una delle commedie più originali e inusuali di sempre. Grazie ad un successo planetario è anche diventata negli anni una fra più classiche e irrinunciabili pellicole di Natale.

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