Si qualificano le tre italiane in onore a Paolo Rossi

Potevano essere sette su sette. Invece sono sei su sette. Il risultato a dire la verità è molto positivo. Negli ultimi anni non eravamo mai riusciti a portare nel turno ad eliminazione diretta si di Champions League che di Europa League quasi tutte le italiane impegnate. Juventus, Lazio, Atalanta, Roma, Milan e Napoli. Manca solamente l’Inter di Antonio Conte. Manca all’appello quella squadra che avrebbe dovuto surclassare gli avversari nel rispettivo girone. Per temperamento, soprattutto per l’allenatore, e anche per il parco giocatori a disposizione.

Invece se la Milano rossonera a tutte le ragioni per gioire, l’altra metà neroazzurra invece piange amaro in Europa. Juventus, invece, dopo aver annichilito il Barcellona in trasferta ha più di un motivo per gongolarsi, mentre la Lazio e la Roma vanno avanti nelle rispettive competizioni continentali.

Fa piacere non solo per i giallorossi, ma anche i biancocelesti che erano anni che non raggiungevano il turno ad eliminazione diretta della massima competizione continentale per club. Gioisce, a metà, però l’Atalanta di Gasperini. Il passaggio del turno non placa le voci di una lite tra l’allenatore ed uno dei giocatori più rappresentativi della società bergamasca: il Papu Gomez. C’è però da sottolineare la maturità con il quale i giocatori sono scesi in campo e professionalmente non si sono lasciati distrarre da quello che comunemente si definisce: ‘i pani sporchi si lavano in famiglia’.

Gioisce anche il Napoli di Gennaro Gattuso, gioisce per aver inaugurato il suo storico stadio, dedicato adesso, al numero dieci più forte della storia del calcio: Diego Armando Maradona. Lo inaugura qualificandosi, come primo nel girone, al turno ad eliminazione diretta di quella che un tempo si chiamava Coppa U.E.F.A e che vinse proprio con l’asso argentino scomparso lo scorso venticinque novembre.

Prima del match all’ex San Paolo di Napoli c’è stato il minuto di raccoglimento per un’altra scomparsa, altrettanto pesante e che riguarda la nostra storia ed il nostro calcio: Paolo Rossi.

Con lui se ne va un’epoca in cui il calcio era ‘avvicinabile’, ricordando proprio le sue parole, e che in un particolare momento storico ha aiutato il popolo italiano ha risollevarsi con il morale dopo le tragedie degli anni di piombo.

Se ne andato in un momento storico altrettanto difficile, e non solo per noi, ma allo stesso in un periodo in cui il calcio italiano sembra riottenere il prestigio che ha sempre mostrato nelle competizioni europee. Forse è pur vero che certe epoche non dovrebbero finire. Forse dovrebbe rimanere tutto in eterno. Ma non è detto che quando finisce un periodo non può iniziarne un altro altrettanto bello e leggendario.

Questa speranza non è fine a sé stessa. Solo per comporre qualche breve frase ad effetto, ma è un augurio che il nostro calcio possa riconquistare la forza che aveva un tempo. E questo già a partire dal 2021.

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