Soltanto la Juventus resta sicura del passaggio del turno

La Champions non si ferma mai e anche questa settimana le squadre italiane sono state impegnate sul palcoscenico continentale più importante per la quinta, e penultima, giornata della fase a gironi. Non si possono ancora fare bilanci, visto che solo la Juventus, fino ad ora, è certa della qualificazione, tuttavia restano ottime possibilità anche per le altre. Ma procediamo, come sempre, per gradi.

Martedì sera, Inter e Atalanta sono state impegnate rispettivamente con Borussia Mönchengladbach e Midtylland, in due sfide che potevano essere decisive, sia in senso positivo che negativo, per i destini delle due compagini italiane.

In trasferta in terra di Germania, l’Inter si è confermata essere, ancora una volta, “pazza”, connotazione che più le si addice da sempre. Reduce dalla bella vittoria di Sassuolo, i nerazzurri erano obbligati a vincere per alimentare le flebili speranze di qualificazione rimaste dopo la debacle con il Real Madrid. Così è stato, ma quanta fatica. In vantaggio con Darmian al 17′, gli uomini di Conte hanno subito il pareggio di Plea proprio allo scadere del primo tempo.

L’Inter era quindi fuori dal torneo fino al minuto 64, quando il solito Lukaku, vero uomo della provvidenza, ha portato i suoi di nuovo in vantaggio, per poi realizzare poco dopo la sua doppietta. 1-3, partita finita? Assolutamente no, perchè Plea, approfittando di una disattenzione difensiva, accorciava le distanze, trovando addirittura, pochi minuti dopo, il pareggio poi annullato dal VAR. In ogni caso, pur con troppi patemi e tanta sofferenza, e complice la vittoria dello Shakhtar contro il Real, l’Inter torna inaspettatamente in corsa per la qualificazione.

Ovviamente bisognerà battere gli ucraini a San Siro e sperare che non ci sia il cosiddetto “biscotto” tra Borussia e Real. Ma un dato sembra essere certo: i nerazzurri, nel giro di soli 7 giorni, sembrano aver ritrovato quella grinta e quella determinazione che fanno ben sperare per l’immediato futuro.
Dai nerazzurri di Milano a quelli di Bergamo, dove l’Atalanta poteva sfruttare il matchpoint per il passaggio del turno contro il Midtylland. Purtroppo così non è stato.

Reduci dalla sconfitta interna in campionato contro il Verona, gli uomini di Gasperini, erano attesi da un pronto riscatto contro i modesti campioni di Danimarca, praticamente già eliminati. Ci si aspettava dunque una partita in discesa. Invece, a passare in vantaggio dopo solo un quarto d’ora di gioco sono proprio gli ospiti, grazie al bel gol di Scholz. Pur controllando il match, senza mai dominarlo, i bergamaschi faticano molto a rimettersi in carreggiata, soprattutto a causa della scarsa lucidità sotto porta, in particolar modo da parte di Zapata.

Il pareggio, infatti, arriva soltanto verso la fine del secondo tempo, quando il forcing messo in atto, viene premiato dallo stacco imperioso di Romero. Poi, più nulla. Il pareggio, anche in virtù della vittoria del Liverpool sull”Ajax, rende l’Atalanta padrona del suo destino, consentendole di avere a disposizione due risultati su tre nella trasferta olandese della settimana prossima.

Resta comunque il fatto che la squadra di Gasperini, salvo sporadiche occasioni, sembra aver smarrito quella compattezza e intensità di gioco, che sono stati marchio di fabbrica fino a qualche mese fa.
Mercoledì, Juventus e Lazio hanno affrontato, rispettivamente, Dinamo Kiev e Borussia Dortmund.

Già certi del passaggio del turno, e nella serata dell’esordio di un arbitro donna – la francese Stephanie Frappart – nel più importante torneo calcistico maschile, i bianconeri hanno sostanzialmente demolito i modesti avversari ucraini, già matematicamente eliminati. In vantaggio con la prima rete in Champions di Chiesa, gli uomini di Pirlo hanno dominato in lungo e in largo fino al raddoppio dell’immancabile Ronaldo (750° gol in carriera, 132° nella competizione) e al 3-0 di Morata.

Complice la vittoria del Barcellona, la Juventus, resta al secondo posto nel girone. Si giocherà il primato la settimana prossima, proprio al Camp Nou contro i blaugrana di Messi. Nel frattempo, resta l’unica squadra italiana, al momento, ad essere certa di giocarsi gli ottavi di finale.

La Lazio, invece, torna dalla difficile trasferta di Dortmund con un pareggio che sa molto di qualificazione. Orfani del baby fenomeno, Haaland, i tedeschi subiscono la buona partenza dei biancocelesti. Poi il Borussia cresce e trova il vantaggio sul finire del primo tempo, grazie al gol di Guerreiro. Il pareggio arriva a metà secondo tempo, quando Milinkovic-Savic si procura un calcio di rigore, che Immobile prontamente trasforma.

Per la scarpa d’oro si tratta dell’ottavo gol nella competizione, di cui 4 realizzati proprio con la maglia del Borussia. Nonostante diverse occasioni da una parte e dall’altra, il punteggio non cambia. Ora gli uomini di Inzaghi si giocheranno il passaggio del turno l’8 dicembre contro il Bruges, con il vantaggio di avere a disposizione due risultati utili su tre. Il traguardo storico degli ottavi, che manca ormai da tempo, sembra veramente a portata di mano.

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