Da che mondo è mondo le pubblicità non sono mai ben viste. È vero: attraverso questi brevissimi filmati commerciali vengono sponsorizzati ogni tipo di prodotti e alle volte, interrompendo bruscamente i programmi in corso e magari sul più bello, partiva anche il ‘bestemmione’ incorporato. Il motivo era semplice: si aveva il sentore che la serie di spot da vedere era infinita. Di sicuro, però, c’è sempre un’eccezione a quella che sembra una regola scritta o comunque imposta.

Sicuramente durante il decennio del 1980, in prossimità del mese di dicembre, c’era uno spot televisivo di una nota bevanda che, non solo la reclamizzava come si diceva un tempo, ma sembrava dirti semplicemente che il Natale era alle porte. Chi in quegli anni era piccolo o comunque adolescente se la ricorda molto bene e ci è anche cresciuto con quello spot.

Ecco quello che stiamo cercando di dirvi è questo: una volta che avveniva il passaggio televisivo di quella pubblicità, quasi sicuramente, la bestemmia per il programma interrotto non partiva. Anzi, magari, si attendeva proprio la sequenza dei vari spot per vederla e rivederla all’infinito. Proprio come oggi, grazie a youtube.

Forse in pochi sanno che quel breve frammento video, ma tanto carico di speranza, era in realtà una vecchia campagna pubblicitaria americana. Prese il via quasi cinquanta anni fa per sponsorizzare la coca cola durante il periodo di Natale.

Giusto ieri avevamo analizzato, seppur brevemente, l’origine della hit natalizia ‘I’d like to teach to world to sing’. Specificando che questo brano venne utilizzato come soundtrack di una campagna pubblicitaria del periodo natalizio del 1971. Per l’occasione il titolo stesso venne modificato in: I’d like to buy the world a coke. Di questo spot furono realizzati diverse versioni, nel senso che ogni anno lo spot veniva aggiornato fino ad arrivare alla stagione: 1977-78.

Quest’ultima versione in particolare arrivò da noi cinque anni dopo: nel Natale del 1983. Con un montaggio più breve rispetto all’originale e per italianizzarla due autori inventarono in poco tempo un testo che entrò, nell’immediato, nel cuore di molti.

Il testo, la melodia, le immagini di quei giovani ragazzi seduti su quella collinetta a cantare insieme. Aveva un unico messaggio, sia implicito ed esplicito: quello della vera integrazione fra i popoli. Il titolo della brevissima canzone? Vorrei cantare insieme a voi. Mentre nella versione originale il titolo dello spot era ‘Christmas Hilltop’ del 1977.

Originariamente la canzone ‘I’d like to theach to world to sing’ uscì come jingle radiofonico, il 12 febbraio del 1971. La stessa Coca cola, notando l’enorme apprezzato degli americani per quel brano, decise di produrre uno spot televisivo per la propria campagna pubblicitari.

Il primo spot della serie, come detto uscì, nel 1971 ed era in stile figlio dei fiori ed era intitolato semplicemente ‘Hilltop’. Ma è proprio nel 1977 che si rinforza ancor di più il legame tra la bevanda e il Natale, con la versione postata sopra. una volta intuite le potenzialità dello stesso spot incominciò a prendere piede un’idea.

Harvey Gabor, direttore artistico dell’agenzia pubblicitaria McCann-Eriksson, propose all’azienda di girare lo spot da ogni parte del mondo. La stessa McCann-Gabor piacque così tanto che proprio che pagò 100mila dollari per realizzare lo spot sulle colline di Dover, in Inghilterra. Purtroppo tre giorni consecutivi di pioggia non solo bloccarono le riprese, ma costrinsero a spostare la location in Italia. Esattamente su una collina vicino Roma.

Anche qui sembra che le cose non andarono bene, nonostante i cinquecento ragazzi ingaggiati attraverso le varie ambasciate. La Coca cola non si arrese e pagò altri 150mila dollari affidando le riprese alla ‘Roma Film’, la quale ebbe più fortuna realizzando proprio l’ultima versione postata sopra.

Il vero successo di questo spot natalizio è che il prodotto commercializzato, in realtà, non appare. I ragazzi hanno in mano una candela e cantano in coro in segno, come detto prima, di fratellanza, di rispetto per il prossimo. Dimostrando che si può cantare con chiunque.

Quando lo spot, poi, arrivò da noi, nel 1983, si doveva trovare un testo che attirasse l’attenzione del pubblico. Cristiano Minellono, l’autore, non immaginò mai che quelle parole e frasi così semplici, che ideò praticamente sul momento, potessero rimanere ancora oggi nella memoria di tutti noi.

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