Tra il 2021 ed il 2022 la prova un periodo di fuoco per i ragazzi del ‘Mancio’

Nella storia del calcio ed in particolare di una rappresentativa del proprio paese i momenti bui non possono non mancare. Per scomodare un grandissimo del teatro napoletano, Eduardo De Filippo, ‘la nottate deve passare’. E le ore oscure sono in realtà volate via in questo biennio. Ieri sera, molto probabilmente, si è aperto un nuovo capitolo e che da tempo, ormai, lo andavamo sostenendo. La Nostra Nazionale italiana di calcio, dopo il trauma della mancata qualificazione ai Mondiali del 2018, ritorna tra le grandi. Ritorna ad essere lo squadrone temuto da tutti. Di certo la qualificazione alle Final Four dell’ottobre dell’anno prossimo, e per di più, in casa nostra, non è un ulteriore risposta e di certezza di superiorità rispetto alle altre nazionali.

La prova più importante ci sarà nell’estate ventura, con gli Europei di Calcio itineranti promossi tempo addietro da Michel Platini per celebrare il sessantesimo anniversario della prima edizione. Con il torneo iridato, con le ‘Final Four’ e con i Mondiali del 2022 sarà una grandissima ed ardua prova. La prova della verità, oseremmo dire.

Fino adesso gente come Insigne, come Bastoni, Pellegrini, Di Lorenzo, Verratti, Barella, Immobile, lo stesso Belotti che finalmente ieri sera ha apposto il suo nome nel tabellino dei marcatori e tanti altri giovani interessanti e promettenti di cui ci scusiamo se dimentichiamo i loro nomi, non hanno tradito le attese.

Ciò vuol dire anche un’ulteriore cosa, ovvero un elemento imprescindibile ma che è stato sempre sottovalutato: il calcio italiano è sempre stato una fucina di talenti per la Nostra Nazionale. Quello che successe dopo il 2006 è dettato dall’incapacità dei club d’investire sui talenti nostrani, per puntare tutto su stranieri che non erano nemmeno come i grossi calibri che venivano a misurarsi nel nostro campionato nei decenni passati. Una situazione, comunque, che si trascinava già da anni.

Affermare ugualmente che siamo tornati senza aver vinto ancora nulla non è un azzardo. Il girone 1 della Nations League lo abbiamo vinto stando al primo posto con dodici punti. Vincendo tre partite e pareggiandone altre tre. Quello di ieri sera è il ventunesimo risultato positivo consecutivo. L’ennesimo 2 a 0 ha ormai confermato tutto quello che si è detto fino adesso.

Sicurezza, determinazione, personalità. Tre condizioni che formano una grande squadra. Ma adesso si fa ancor di più sul serio. Già da dicembre, per il sorteggio dei gironi per la qualificazione ai Mondiali del 2022. La vittoria al girone di Nations League ci agevola, nel senso che non affronteremo le qualificazioni attraverso il girone da sei squadre ma cinque squadre.

Il merito va al Ct della Roberto Mancini e i suoi alleati in panchina. Tutti ex-compagni di squadra di quella Sampdoria che trenta orsono, ormai, stupì l’Italia vincendo il suo unico scudetto della sua storia. Attilio Lombardo, Gianluca Vialli, Fausto Salsano ed Alberigo Evani. Quest’ultimo giunse in blucerchiato nel 1993, quando il ciclo vincente di quella squadra era terminato da un biennio.

Il sorteggio si terrà il prossimo 7 dicembre a Zurigo. Si può dire, con soddisfazione anche, che sta per iniziare una nuova fase della Nostra Nazionale e con la sensazione di raccontare nuove storie sportive legate agli ‘Azzurri’ di Roberto Mancini.

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