538. No, non stiamo dando i numeri. La cifra indicata è quella che ogni candidato alla Presidenza degli Stati Uniti deve tenere a mente se vuole arrivare alla Casa Bianca. Attenzione, però: questo numero, storicamente, non è stato mai raggiunti da nessun candidato durante la notte elettorale. Eppure è un numero molto rilevante e simbolico anche per un altro motivo. Il 538 è frutto di una somma composta tra la House of Rappresentatives, la Camera dei Rappresentanti che potrebbe corrispondere alla nostra Camera dei Deputati, in cui numero è pari a 435 e il Senato. Quest’ultimo ramo del Congresso consta di soli 100 membri al suo interno. Siamo a 535 e mancano altri tre numeri. No, non si sono persi per strada ma sono aggiunti da un altro numero simbolico, 3, attribuito alla capitale Washington.

Quest’ultima funge, con il numero indicato, è di fatto uno dei 50 Grandi Elettori. Cosa sono a questo punto i Grandi Elettori? Partendo dal presupposto che quando si vota il Presidente degli Stati Uniti si dice che viene eletto dal popolo è, in parte, una verità assoluta rispetto a noi che non votiamo il Nostro Presidente della Repubblica, ma tecnicamente è una falsità.

Tutti i cittadini americani che il giorno delle elezioni si recano a votare, nei loro stati di appartenenza o di residenza, non effettuano una preferenza diretta per Biden o per Trump. Devono sperare che il loro voto faccia parte della maggioranza raggiunta da uno dei due candidati per assicurarsi uno Stato in particolare. Lo Stato medesimo possiede un numero assegnatogli in base alla popolazione. A sua volta la somma di ogni singolo Stato, intesi collegi elettorali, determina l’elezione del Presidente degli Stati Uniti.

Prima abbiamo affermato che ogni singolo candidato deve tenere a mente il numero 538 e, inoltre, abbiamo anche precisato che nessun candidato abbia mai raggiunto tale numero. Il numero magico è il 270. La metà più due della maggioranza. Ma a questo punto scopriamo insieme il peso di ogni singolo Stato nella notte elettorale e come abbiamo intuito il 3 è il numero minimo e gli Stati che hanno tale peso sono: Alaska, Delaware, Montana, Norht Dakota, Suotu Dakota, Vermont, District of Columbia e Wyoming.

4 per le Hawaii, Idaho, Maine, New Hampshire, Rhode Island; 5 per il Nebraska, New Mexico e West Virginia; 6 per l’Arkansas, Iowa, Kansas, Mississippi, Nevada e Utah; 7 Connecticut, Oregon, Oklahoma; 8 Kentucky, Lousiana; 9 per l’Alabama, Colorado, South Carolina; 10: Maryland, Minnesota, Missuori, Winsconsin; 11 Arizona, Indiana, Massachusetts, Tennesse; Washington, inteso come Stato, 12; Virgina 13; New Jersey 14; North Carolina 15; Georgia e Michigan 16; Ohio 18; Pennsylvania 20; Illinois 20; Florida e New York 29; Texas 38; California 55.

Fra questi ci sono, come capita spesso in tutte le elezioni che si rispettino, i cosiddeti ‘Swing States’. Ovvero Gli Stati in bilico e in queste elezioni quali sono? Pennsylvania, Michigan 16, Wisconsin 10, Florida 29, Iowa 6, Ohio 18.

In ultimo non si può chiudere senza ricordare, anche come semplice statistica, quali dei Presidenti che si sono succeduti nella storia ha quasi raggiunto il numero 538? Ronald Reagan per l’elezione al secondo mandato: 525 grandi elettori, mentre per il primo ottenne 489 voti dai Grandi Elettori. Richard Nixon per l’elezione del suo secondo mandato: 520. Franklin Delano Rosevelt, l’unico ad essere in carica per quattro mandati, ha ottenuto la prima volta 472, 523, 449 e 432.

Ma adesso chi tra Trump e JOe Biden raggiungerà questa cifra? Prestando attenzione che, alle volte, che il voto dei Grande Elettori, non sempre corrisponde alla somma del voto popolare.

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