Fra tutti brilla un Ibrahimovic che allontana sempre di più la pensione

Quindici reti e semmai si fossero giocate le altre tre partite, posticipate al prossimo 30 settembre, di sicuro il bottino di gol realizzati nella prima giornata di Serie A sarebbe stato superiore. Quindici reti, in fondo, non sono poche e neanche molte e, d’altronde, sono state addirittura ammirate dai primi mille tifosi, per stadio, che hanno potuto assaporare, finalmente, la gioia di varcare i cancelli degli impianti sportivi. La notizia di tale apertura era giunta nella serata di venerdì scorso e simpaticamente qualche quotidiano nazionale li aveva identificati come ‘lo sbarco dei mille’.

Essendo comunque solo la prima giornata di campionato si potrebbe pensare, logicamente, che non ci sarebbe abbastanza materiale da approfondire o comunque da tenere solamente presente per il proseguo. Nonostante ciò c’è sempre qualcosa da approfondire, come per esempio i primi tre punti di una Fiorentina abbastanza convincente sul proprio terreno di gioco, contro il Torino, e del suo sfortunatissimo, centravanti, Christian Koumè, che in tre diversi tentativi non riesce ad apporre il suo nome nel tabellino dei marcatori. Si deve inchinare ad un Sirigu insuperabile. Insuperabile non per Castrovilli che raccoglie un assist al bacio di Chiesa, dopo un’azione personale al limite dell’aria con la quale scagli il pallone in mezzo, e il numero dieci viola beffa a porta vuota il portiere. Il risultato si bloccherà sull’1 a 0, ma cosa sarebbe successo se sull’errore di Ribery l’attaccante del Torino, Zaza, ne avrebbe approfittato servendo come si deve il ‘Gallo’ Belotti?

Il secondo match era Verona – Roma. Nonostante il triste risultato di 0 a 0, la gara aveva suscitato più di un’emozione: con pali e traverse. In modo particolare quelle di De Marco, delizioso pallonetto dal vertice sinistro del limite dell’area di rigore con il quale beffa il portiere. Ma la sfera sbatte prima sulla traversa per poi carambolare sul palo. La seconda traversa, invece, è firmata da uno Spinazzola rigenerato e protagonista da due prestazioni, non solo questa di campionato, ma anche con la Nazionale, che lo rilancia alla grande. La Roma da par suo macina gioco e non riesce a segnare, tenendo per forza di cose uno Dzeko che aspettava di andare alla Juve, cosa che non succederà, e con l’attesa di ingaggiare da Napoli, cosa che nemmeno questo accadrà, Milik. Ciò che è accaduto di grave e che purtroppo vanifica il bel pareggio in campo è il macroscopico errore dei dirigenti della Roma nel consegnare la lista dei calciatori. Errore che porterà ad attribuire il 3 a 0 a tavolino per il Verona.

Se la società veneta è l’unica a vincere a tavolino, il Napoli di Gattuso, invece, conquista i tre punti sul campo del Parma. Li conquista con un sessanta per cento di possesso palla, una supremazia quasi netta senza però concretizzare le azioni create. Tutto questo fino a quando non entra Oshimen, il nuovo centroavanti, costato la bellezza di 70 milioni di euro. L’attaccante nigeriano corre muovendosi su tutto il fronte d’attacco, creando gli spazi per gli inserimenti dei suoi compagni di squadra. Un modo di giocare che qualcuno ha paragonato ad un certo Matador Cavani. Che Oshimen è forte non c’è dubbio, ma piano con i paragoni. Per la cronaca il risultato termine con un secco 2 a 0 firmato da Mertens ed Insigne.

Tra le squadre che hanno ottenuto i primi tre punti della stagione e che si piazza, prepotentemente, in testa alla classifica è il Genoa, grazie alla roboante vittoria contro il neopromosso Crotone. Il risultato è tondo 4 a 1 in cui non c’è nulla di più da dire in merito. Tra le due squadre c’è un abisso che pone il team calabrese, al momento, in fondo la classifica per il peggior passivo. I grifoni, attualmente risultano primi non solo nei confronti del Napoli, ma anche della Juventus, del nuovo allenatore Andrea Pirlo, e del Milan.

Oltre al pareggio sul campo, che come precisato precedentemente, verrà cancellato a tavolino, di Verona – Roma c’è anche da ricordare il bel 1 a 1 di Sassuolo – Cagliari. Una partita divertente, dove le occasioni non sono mancate e tra le realizzazioni, oltre a quella scontata di Simeone, c’è anche quella del bellissimo calcio piazzato di Mehdi Bourabia.

L’era di Pirlo, nella Juventus, inizia alla grande con un tre a zero secco, che surclassa gli avversari, la Sampdoria appunto. I marcatori sono Kuluseski, con una magia, il solito Bonucci e Cr7, il quale per tutta la partita ha ingaggiato un vero e proprio duello con il portiere avversario. Ciò che colpisce sono gli automatismi di gioco che hanno funzionato subito, senza troppi problemi, e con i nuovi arrivati che non steccano all’esordio. Per la Samp di Ranieri non sarebbe giusto affermare che ‘è tutto da rifare’. In fondo ha giocato contro la Juve. Ci sarà tempo per mostrare quanto valgono i blucerchiati.

L’ultima gara che si è tenuta è stata quella di Milan – Bologna. I padroni di casa sono stati trascinati da un ragazzino di quasi 39 anni: Zlatan Ibrahimovic. La sua forma fisica dimostra che può dare ancora tanto al calcio. Con una doppietta conferma le ottime impressioni che lo stesso Milan aveva mostrato nell’andata del preliminare di Europa League ma per adesso dire chi è quella che ha convinto di più appare pleonastico, non solo perché siamo solamente alla prima giornata ma anche perché mancano le altre gare rinviate al prossimo 30 settembre: Udinese – Spezia; Benevento – Inter e Lazio Atalanta.

Il prossimo turno si giocherà tra il 26 ed il 28 settembre. L’approfondimento con le storie di serie A martedì 29 settembre.

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