Si è spenta serenamente all’età di 83 anni nella sua casa in Svizzera. Lunedì Prossimo uno speciale tutto interamente dedicato a lei

Un gravissimo lutto ha colpito il mondo della musica: dopo una lunga malattia si è spenta, nella sua casa in Svizzera, la rock star Tina Turner. L’annuncio è stato dato, ieri sera, con un comunicato dal suo stesso portavoce: La regina del rock’n’roll è morta serenamente dopo una lunga malattia nella sua casa di Kusnacht vicino Zurigo, in Svizzera. Con lei il mondo perde una leggenda della musica e un modello”.

Una leggenda della musica, la cui carriera conta oltre cinquanta anni di attività. Nata a Nutbush il 26 novembre del 1939, Anna Mae Bullock, questo il suo vero nome di battesimo, iniziò a cantare già all’età di soli dieci anni nel coro della chiesa dove suo padre era pastore. Dopo pochi anni, tra il 1956 ed il 1958, una duplice svolta nella sua vita, dopo che gli stessi genitori si separarono. Una volta trasferitarsi a Saint Louis e pubblicò un primo singolo con lo psedonimo Little Ann. In quella città di andò a vivere con la sorella e nello stesso tempo incontrò il suo futuro marito Ike Turner e la loro relazione, durata per ben quasi venti anni, fu abbastanza burrascosa: tra maltrattamenti e problemi di droga.

Nella sua lunga carriera, Tina Turner non si fermò solamente al rock, ma estese il suo repertorio anche al blues e al soul. Gli anni fondamentali del suo percorso professionale furono quelli che vanno dal 1974 al 1983 e dal 1988 in poi, quando ebbe un periodo di rinascita.

Al mondo delle sette note ha lasciato diversi singoli che hanno fatto la storia della musica tra cui: Nutbush City Limit, What’s love got to do with it’, ‘Private Dancer’ e ‘Simply the best’ il suo vero ed unico cavallo di battaglia. Non ha disdegnato neanche i duetti. Spiccano fra tutti quelli svolti quello con Eros Ramazzotti nell’estate del 1998 con ‘Sono cose della vita’. Lunedì prossimo ci sarà un appuntamento speciale tutto interamente dedicato a lei attraverso le rubriche ‘La Canzone del Lunedì’ e ‘Retrospettive in Musica’.

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