La sfida infinita tra accuse reciproche e carte top secret tenute in casa

L’attualità americana non si ferma mai, neanche quando a FreeTopix Magazine, attraverso l’apposita rubrica Usa, non se ne parla per analizzare i fatti del passato e le curiosità in continua evoluzione. Eppure, dalla scorsa settimana abbiamo dovuto attenzionare alcune notizie che ci arrivano oltreoceano. Ieri, attraverso La Voce di FreeTopix Magazine, avremmo dovuto commentare l’ennesimo episodio di scontro tra la comunità afroamericana e la polizia di Los Angeles, oggi affrontiamo lo scandalo che sta interessando, direttamente, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, conosciuto con l’espressione Biden gate.

Ma di cosa viene accusato l’attuale inquilino della Casa Bianca? Come tutti sanno da diversi giorni a questa parte, Joe Biden, sarebbe stato colpito dalle stesse accuse che, nell’estate scorsa, investirono il suo predecessore, Donald Trump. All’epoca dei fatti, però, Joe Biden era il Vice – Presidente di Obama, in quel periodo, l’attuale Commander in Chief si sarebbe portato il lavoro a casa. In fondo chi è con lo fa? Tutti, del resto, a rigor di logica. Anche per una migliore ottimizzazione del tempo.

Eppure, quel lavoro che Biden si era portato nella sua abitazione, esattamente nel suo ranch nello Stato del Delaware, era rappresentato da alcuni dossier ritenuti Top Secret, proprio come successe a Trump. In tal caso i faldoni, chiamiamoli così, erano relativi al Presidente francese Emmanuel Macron. Qui invece, con Biden, si parla anche di documenti relativi all’Ucraina e non solo.

Dalla Casa Bianca l’intenzione è stata, fin da subito, inequivocabile: massima collaborazione e quindi massima trasparenza. Nonostante ciò, qualcosa non torna. Un dettaglio, un cavillo giuridico, semmai così si potrebbe definire. È possibile che un ex Presidente degli Stati Uniti, inviso a molti tra l’altro, venga investito da polemiche e dalle indagini federali per quella sembrerebbe una lampante negligenza e dopo neanche un anno, semmai dopo quasi sei mesi, per lo stesso reato rischia di venir messo alla gogna anche l’attuale Presidente? Nonché suo successore? Una semplice coincidenza o c’è dell’altro?

Magari si potrebbe ipotizzare sulla volontà di screditarsi reciprocamente. In fondo, lo abbiamo sostenuto più volte: Biden e Trump si stanno facendo la guerra da quasi un triennio, da quando si iniziava a parlare per le presidenziali del 2020. Non è tutto. l’inchiesta, portata avanti dal Dipartimento di Giustizia, avrebbe trovato anche altri documenti in altre abitazioni dello stesso Presidente.

Semmai la posizione di Trump ha iniziato a vacillare già dai tempi dell’attacco a Capitol Hill, se non prima, quella di Biden potrebbe iniziare a scricchiolare già da adesso? Ma è proprio come stiamo ipotizzando? È uno screditarsi a vicenda in vista delle presidenziali del 2024? Sono ovviamente ipotesi su ipotesi, nulla ancora è certo. Solamente impressioni.

Come nulla di certo sarebbe anche la volontà dell’attuale Presidente a volersi rimettere in gioco per un secondo mandato. Joe Biden scioglierà la propria riserva se ricandidarsi per la presidenza nel mese prossimo. Dunque, non ci resta che rimanere in attesa di ulteriori colpi di scena o, come preferite, anche di possibili colpi bassi tra i due contendenti.

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