Che la letteratura attira è inutile negarlo. Il salone del libro di Torino ne è una prova tangibile della nostra convinzione. Le sale dedicate agli incontri sono quasi sempre pieno e non solo di coloro che si definiscono lettori incalliti, ma anche semplici curiosi. Tra le persone che si aggirano per gli stand a caccia del libro nuovo da non perdere, della copia autografata del loro autore preferito o anche, perché no, di trovare lo stimolo per leggere ci sono quelli che seguono tutt’altro settore.

Non sono proprio amanti della letteratura, semmai la loro attenzione è rivolta in particolar modo verso il cinema, le serie tv, il giornalismo medesimo o anche il calcio. e perché no anche al mondo delle sette note; seguiranno di sicuro dei cantanti in particolare. Tra i tanti che si sono cimentati nello sviluppo di un libro, più o meno autobiografico, bisogna annoverare anche il nome di Piero Pelù.

Nel suo incontro, durato esattamente 1 ora, il cantante fiorentino ha presentato la sua ultima fatica non musicale ma bensì letteraria dal titolo ‘Spacca l’infinito’ un libro su aneddoti, ovviamente, sulla musica, anche, ma su alcuni particolari della propria vita, sulla storia anche personale. Durante la presentazione, Piero Pelù, ha lanciato più di un messaggio sociale, più di una frase ad effetto che porta ci porta a riflettere su molte cose che ci circondano, come la violenza e la capacità di avere la pazienza di saper ascoltare il prossimo, anche quello più noioso.

Qui sotto il suo incontro per intero:

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